Ci mette mezz’ora per alzare la cresta e trovare la deviazione del portiere su colpo di testa. Prima si era concentrato più a dialogare con Dzeko e Kolarov provando raramente l’affondo nel burro della difesa del Qarabag. Dopo il gol subito, prova ad accentrarsi e internamente crea qualche scompiglio in più ma senza trovare il tunnel per uscire dall’empasse. Non replica il sabato da Faraone. E la (poca) continuità resta un suo difetto.
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