Ha buon cuore. Nel senso che non se ne approfitta e non infierisce su un avversario troppo morbido per i suoi canini. Resta basso per venti minuti, poi Eusebio gli chiede di ringhiare perché a questi livelli non bisogna intenerirsi. Solo nella ripresa indurisce un po’ i tacchetti e si prende a brutto muso con Madatov. Ma non è una notte da Ninja. Tutt’altro.
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