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Perinetti: “Per la Roma anno di transizione in cui si deve ricostruire”

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L'ex ds romanista: "Mourinho non ha potuto fare scelte radicali che potessero dare alla rosa una fisionomia tale da cambiare volto"

Redazione

L'ex direttore sportivo di Roma e Genoa Giorgio Perinetti, ora tornato al Siena in Serie D, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport nel corso della trasmissione "Parametri Zero". Queste le sue parole sul match di domenica tra giallorossi e rossoblù e non solo:

Che partita si aspetta domenica? "Quando c'è la sosta non si sa mai che squadra si ritrova, c'è curiosità di capire il Genoa perché ha cambiato l'allenatore, in una squadra che ha delle assenze importanti. C'è un grande entusiasmo a Genoa per il nuovo allenatore e per la nuova società è quindi c'è tanta attesa. Mourinho invece non ha avuto tanti giocatori da allenare vista la sosta".

Ha la sensazione che sia un peccato che Totti non sia in dirigenza? "Totti si lamentava che non veniva neanche interpellato e chiamato alle riunioni, un dirigente per maturare deve anche essere coinvolto in qualche scelta societaria".

Maldini, Zanetti e Nedved. Queste bandiere veramente possono fare davvero la differenza in un club così importante anche in dirigenza? "L'ex grande calciatore può dare certamente degli aiuti. Si deve preparare con calma al suo partecipare alle fortune della società. Si c'è l'esperienza da calciatore che bisogna ottimizzare in un'altra veste".

Un giudizio su come si è costruita la Roma in questa sessione di mercato? "L'estate scorsa e stata l'estate di un mercato difficile, gli esuberi hanno riguardato tante società. Tante società si sono ridimensionate. È stato difficile vendere per incassare dopo. Mourinho non ha potuto fare scelte radicali che potessero dare alla rosa una fisionomia tale da cambiare volto. È un anno di transizione in cui si deve ricostruire. Ora bisogna arrangiarsi in qualche modo anche perché non sono facili da collocare neanche i giocatori che Mourinho non considera".