Quando ha scelto la numero 16 qualcuno ha storto la bocca. Quella maglia, intoccabile fino a quel momento, rappresentava uno dei più forti centrocampisti della storia romanista. Poi, il destino ha voluto che proprio De Rossi sarebbe diventato suo allenatore. Oggi nessuno si lamenta più della scelta. Leandro Paredes sta concludendo la sua migliore stagione da quando è sbarcato in Europa. Non è una constatazione figlia del sentimento nato ieri dopo i due rigori col Leverkusen, premio per una partita giocata in maniera impeccabile. Spesso l'argentino si è rivelato insostituibile e decisivo per gli equilibri della squadra, soprattutto da quando è sbarcato DDR a Trigoria. Lo dicono anche i numeri. Paredes è già a 47 presenze stagionali tra campionato e coppe saltando solo tre sfide in campionato per squalifica con Lecce, Napoli e Salernitana. Zero infortuni, zero lamentele.
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Paredes, garra e sostanza: non aveva mai giocato così tanto in carriera
Mai in carriera aveva giocato così tanto in una singola stagione. Il precedente record era sempre con la Roma nel 2016-2017 quando ne collezionò 41. Ma non sono solo presenze a impreziosire la stagione del campione del Mondo. Al momento Leo è a quota 5 gol, uno in meno del suo primato assoluto (con lo Zenit) a cui si aggiungono 7 assist. Di fatto, conti alla mano, è stato con Lukaku il miglior acquisto di un mercato che invece ha riservato parecchie ombre in altre zone: da Aouar a Sanches passando per Kristensen e lo stesso Azmoun. Un compito non facile visto che bisognava non far rimpiangere un gigante come Matic e viste le difficoltà di ruolo emerse soprattutto nelle prime giornate. Oggi quel 16 Paredes se lo merita e probabilmente il Psg otterrà altri 2 milioni. la prossima stagione. A quota 80 presenze, infatti, scatta il bonus.
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