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Papaleo a FR: “La Roma si riscatterà subito, dopo la sconfitta di Barcellona. Sto con Garcia”

"Il francese è arrivato due volte secondo: il primo anno contro una Juventus irraggiungibile. La seconda stagione è stata macchiata dalla gara a Torino. Se la partita l’avesse vinta la Roma, come doveva, sarebbe stato un altro campionato"

Jacopo Aliprandi

Questa mattina al Teatro Manzoni si è svolto il tradizionale appuntamento con la cerimonia di Nomina dei Nuovi Cavalieri della Roma. Le personalità premiate sono state Simone Perrotta, Consigliere Federale della Figc, Matilde Brandi, Luigi Abete e Rocco Papaleo. Quest'ultimo, al termine dell'evento, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai nostri microfoni. Queste le sue dichiarazioni:

Questa sconfitta contro il Barcellona per 6-1 a cosa può essere dovuta?

Sinceramente non lo so. È certamente dovuta al fatto che il Barcellona è una squadra incredibile in uno stato di grazia, era molto difficile comunque affrontarli. Difficile fare un’analisi, però ci può stare. Ora guardiamo avanti.

Contro l’Atalanta la Roma si riprenderà mentalmente da questa sconfitta?

Penso di sì. Sono grandi campioni, quindi confido in un riscatto già da domenica.

Totti?

Un grande campione, su di lui è stato detto tutto. Cosa posso aggiungere? Sono tifoso della Roma a causa sua. Io penso che potrà sempre e comunque essere un valore aggiunto per la squadra.

Garcia deve andare via o deve restare?

Io sto dalla parte di Garcia, dalla parte di un allenatore che è venuto qua e per due volte è arrivato secondo. Un anno contro una Juventus irraggiungibile, l’anno dopo meno felice, ma macchiato dal break point a Torino, quel 3-2 cambiò tantissimo le cose. Se la partita l’avesse vinta la Roma, come doveva, sarebbe stato un altro campionato. Il calcio è fatto di dettagli, sfumature, di equilibri psicologici. Sono tutti grandi campioni quelli che giocano in queste 4-5 squadre di vertice. Lì l’aspetto psicologico e la convinzione in se stessi gioca un ruolo determinante. Garcia non mi sento proprio di discuterlo, è arrivato due volte secondo.

Come ha visto questo cambio societario della Roma?

Diciamo che lo vedo come la globalizzazione. Nel mondo si vince con un concetto più internazionale, ora quindi guardo più che altro gli effetti e i risultati. Sono un romantico e penso che la gestione dei Sensi era più romantica, appunto. Però il meglio era già stato dato, vincendo lo scudetto, quindi va bene così, con questa nuova società che spero possa farci vincere presto.