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Mourinho: “Davanti serve più cattiveria. Zaniolo? Mi dicevano che si allenava male”

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Le parole dello Special One dopo la vittoria contro l'Helsinki: "O mi avevano detto bugie o è cambiato, perché si è sempre allenato bene e non è mai arrivato in ritardo"

Redazione

Il tecnico giallorosso José Mourinho ha parlato al termine della partita vinta 3-0 contro l'Helsinki. Queste sono le sue dichiarazioni:

MOURINHO A SKY

I colpi dei campioni servono a sbloccare le situazioni, eravate tesi?“Si, ha fatto il primo gol però nel secondo tempo la squadra è andata con un atteggiamento diverso. Nel primo temo con un uomo in più abbiamo giocato come se fosse 11 contro 11. Trenta minuti troppo passivi. Nel secondo tempo Dybala l’ha sbloccata ma l’atteggiamento era diverso. Abbiamo cambiato con una difesa a 4 e stabilito un target di almeno due gol immediati. Abbiamo pressato alto continuando a giocare nel loro campo. Mi dispiace per loro che avevano iniziato bene. E’ dura giocare in 10, sono una squadra organizzata, con idee. Senza grandi giocatori ma organizzati. La partita è stata difficile”.

Più qualità con la difesa a quattro e i trequartisti?“La qualità di una squadra è cercare di nascondere le difficoltà al massimo. E’ quello che cerco di fare con la mia squadra sfruttando le qualità che abbiamo e nascondendo le difficoltà. Altri allenatori sono bravi a studiarle, come faccio io con loro, ma è troppo facile dire che una squadra deve giocare in un determinato modo. Più difficile invece completare il puzzle”.

Come valuta il rientro di Zaniolo?"Zaniolo prende delle responsabilità, uno contro uno con palla o senza. Ha profondità e transizione difensive quando perde palla. E’ generoso. Mi rifiuto però di far passare questa partita per una cosa straordinaria".

La Roma sfrutta poco le occasioni, è un problema strutturale?“Abbiamo delle difficoltà. Dobbiamo migliorare in costruzione e nella circolazione della palla. La gente di talento che abbiamo davanti, deve essere cattiva. Troppe opportunità senza segnare. Anche il Gallo ha già questa malattia, ha fatto qualche tacco che non è quello che deve fare. Deve fare gol con la schiena, con il culo, come vuole. Se vedi i gol che segnano rispetto alle palle gol dobbiamo ovviamente migliorare. Sono contento però, ora abbiamo una doppia partita contro il Betis che è una squadra molto forte. Lì si decide molto del girone”.

MOURINHO A DAZN

La risposta che si aspettava?"Si, la risposta è arrivata nel secondo tempo. Sono stato lì tante volte ed è dura giocare in 10 per tanto tempo, per questo non voglio commentare troppo la mia squadra. Loro ci hanno messo in difficoltà all'inizio della partita. Secondo tempo abbiamo giocato come si deve fare contro dieci. Poi un gol, due gol e partita finita".

Grande Roma nel secondo tempo, di chi è il merito? "Della squadra, ha cambiato atteggiamento nel secondo tempo. Paulo ha fatto quel gol che apre la partita. Noi abbiamo fatto due contro uno in difesa. Il gol per forza doveva arrivare e sono arrivati".

Questa partita può essere una prova generale in vista dell’Atalanta? "Se l'Atalanta prende un rosso dopo 10 minuti sicuramente si (ride, ndr)".

Pellegrini?"Se ne avessi tre li farei giocare sempre. Gli ho detto se voleva il ghiaccio per recuperare più velocemente, lui mi ha detto di no perché voleva rimanere in panchina. Da capitano".

Belotti una scommessa vinta da Mourinho? "No, del club. Ci ha aiutato oggi. Abbiamo tre attaccanti. Adesso abbiamo più soluzioni lì".

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

In questa partita a due facce un allenatore si concentra di più su quello che la squadra sa fare o sulle difficoltà del primo? "Non è mai una partita di riferimento quando si gioca tanto tempo contro 10. Una partita contro 10 è un’altra storia. In verità nel primo tempo, per 30 minuti contro 10, non abbiamo giocato come si doveva giocare contro 10. Sembravamo 11 contro 11. Al di là del sistema, dei cambi, che Paulo appena tocca il pallone fa gol, l’atteggiamento, l’intensità e pensare con fame è questo che ha cambiato la partita. Sono contento del secondo tempo, abbiamo fatto quello che dovevamo".

È contento di come avete attaccato?"Giocare contro una squadra con un uomo in meno non è un riferimento. Se gli fai male è perché lasciano la partita andare. Sono contento di giocare contro 10, non c’era dubbio che fosse rosso, però, mi dispiace per loro perché sono arrivati con coraggio e quando hai un giocatore in meno la storia cambia".

È mancato solo il gol a Zaniolo, ha ascoltato le sue parole su di lei? Ha mai temuto davvero di perderlo?"Il direttore non è mai venuto da me a dirmi che esisteva questa possibilità. Mai. Però, la verità è che tu leggi tante cose durante l’estate e sei sempre più attento alle bugie di mercato e qualche volta pensi che può essere possibile. Sapevo che era un giocatore importante per noi, con qualità diverse che non abbiamo, ha un potenziale fisico, di uno contro uno. Ho avuto paura, non tanta, perché il direttore non mi ha mai detto che c’era una grande possibilità. Ho un buon rapporto con lui. Se tra due persone che lavorano insieme c’è qualche problema, o il giocatore non è contento perché va in panchina un paio di partita, non significa che non esiste un rapporto. A volte sono anche io a provocare per scatenare la reazione. È un ragazzo per bene, quando sono arrivato mi avevano detto che non era un professionista perché arrivava in ritardo e si allenava male. O mi avevano detto bugie o è cambiato, perché si è sempre allenato bene e non è mai arrivato in ritardo".

MOURINHO A ROMA TV+

“Abbiamo giocato come si deve giocare quando tu hai un uomo in più. Nel primo tempo abbiamo giocato per mezz’ora non come si deve giocare con un uomo in più. Nel secondo tempo sì, abbiamo lasciato superiorità dietro e dopo pressione altissima e forte recuperando palla. Siamo tornati sempre a giocare nel campo avversario perché nel primo tempo anche dieci contro undici loro hanno avuto palla. Questo è stato il cambio principale e poi non c’è stata storia”.

Chiedeva alla Roma di continuare dopo i tre gol.Sì perché se tu mi dici uno come Leo o come Mancio che hanno giocato novanta minuti lunedì sera io capisco che si abbassa un po’ l’intensità però gli altri devono giocare con una intensità più alta e con tanta ambizione. Nel calcio non devi perdonare. Sono tre punti, nessun infortunio, gente che è tornata come Nico senza nessun tipo di problema e siamo qui. Testa a domenica”.