La Roma batte lo Sheriff all'Olimpico, ma termina il suo girone da seconda in classifica e dunque dovrà disputare i play off di Europa League. Al termine della partita, le parole di José Mourinho a SkySport:
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Mourinho: “Al gol di Pisilli stavo per piangere. In Europa non temiamo nessuno”
Le lacrime di Pisilli commuovono anche lei.Ha fatto esordire 13 giovani. “Ho fatto esordire tanti giocatori anche in altre squadre ma i ragazzi di qua sono cresciuti a Roma e venivano allo stadio con papà e con nonno. Vivono con grande emozione. Per Pisilli non è stato il debutto, a differenza di Mannini, ma ha fatto il primo gol, all’Olimpico, nella porta magica dove sognano di segnare sin da bambini. Sono dovuto scappare per non piangere anche io".
Un bilancio del girone? "Per colpa nostra finiamo secondi. Abbiamo fatto una partita terribile ovvero quella di Praga che ha deciso il girone. Tre vittorie in casa, fuori casa la prima vittoria ma non si può andare a Praga e fare quella partita lì. Paghiamo le nostre colpe. Giochiamo 2 partite in più di cui non avevamo bisogno. Ora abbiamo 2 partite in più contro una squadra importante di Champions ma anche loro non saranno felici di trovarci”.
Ora ci sono i playoff. Le squadre non ci sembrano invincibili. "Il Benfica l'anno scorso ha fatto i quarti di finale e per loro è una frustrazione arrivare in Europa League. Le altre squadre come Galatasaray, Lens o Feyenoord, sono squadre con condizione di continuare in Champions. Arrivare in Europa League per loro è una responsabilità. Non ci sono PSG e Manchester United che avrebbero voluto vincere la Champions. Spero non accada come l'anno scorso quando abbiamo vinto contro Salisburgo, Real Sociedad e Leverkusen ma sembrava avessimo vinto contro una squadre delle Far Oer”.
Che difensore si aspetta a gennaio? “Mi aspetto un giocatore che possiamo comprare. Per altri club è più facile, per noi no. I proprietari vogliono, io voglio, Tiago Pinto e i tifosi, siamo tutti insieme. Non possiamo prendere un giocatore fantastico di una squadra top per il FFP che è limitativo per noi. Qualche volta la gente parla di cose non vere dicendo che abbiamo delle responsabilità paragonandoci ad altre squadre, dovrebbero avere più rispetto. Lo dico a tutti”.
Pensate di giocarvela con tutti in Europa e nel frattempo mantenere il quarto posto? “Con tutti bene 100%. Non abbiamo paura di nessuno in Europa League e abbiamo la condizione per lottare per il quarto posto, senza alcun dubbio. Purtroppo abbiamo e avremo sempre dei problemi per i giocatori che abbiamo ma andiamo con tutto. Ho deciso di non piangere e andare con tutto quello che ho in quello specifico momento. Andiamo con coraggio e con la gente che è con noi. Ora il Bologna che è un'ottima squadra e noi siamo senza Dybala e Lukaku. Andiamo là con tutto”.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Quanti di questi ragazzi che lei sta facendo esordire sono pronti a restare giocatori della Roma? "Il giocatore giovane è un processo, che inizia nel calcio di formazione e poi quando arrivano in prima squadra ci sono modi diversi. Quando siamo arrivati abbiamo deciso che alcuni giovani sarebbero rimasti ogni giorno a lavorare con la prima squadra. Poi ci sono le opportunità che arrivano o non arrivano. Ci sono i giocatori, i genitori, i procuratori, che accettano o meno un certo percorso. Ad esempio Bove è stato il Pagano, il Pisilli di oggi. Si allenava sempre con noi, giocava qualche minuto, poi sempre di più. Ha avuto stabilità, nessuna pressione. Ci sono tante componenti, ad esempio i genitori che quando il figlio non gioca in prima squadra deve andare via perché sono dei fenomeni. C'è poi una nostra situazione di Fair Play Finanziario. Quando c'è bisogno di soldi cedi solo in prestito, magari Volpato e Missori diversamente sarebbero ancora qui. Ci confrontiamo con la società e scegliamo una situazione di equilibrio. Io ero 'innamorato' di Tahirovic ed è dovuto andare via. Poi ci sono altre opportunità che si aprono per altri giocatori. Io ho fatto esordire giocatori in tutti i club, ma questi ragazzi sono tutti romanisti. Solo Joao Costa è arrivato dal Brasile, gli altri venivano tutti a Trigoria per un autografo. Pisilli ha pianto dopo il gol, nello spogliatoio, sono dovuto andare via altrimenti avrei pianto anche io. Loro non vogliono fare soldi, ma essere giocatori della Roma. È una cosa bella. Oggi è toccato anche a Mannini. Per me importante è aiutare i ragazzi a diventare giocatori della Roma se possibile o di altri club. Ad esempio Faticanti, Felix, ma sono sempre di casa. Mi piace molto questa situazione".
Che impressioni ha avuto sullo Sheriff e cosa gli augura? "È una squadra 'piccola' che ha battuto il Real Madrid 2 anni fa, è il calcio. Non ci ha battuto oggi perché abbiamo giocato un primo tempo ambizioso con l'obiettivo di vincere con 5 gol. Poi abbiamo mollato un po' a livello di intensità e la partita è cambiata. Penso che loro vinceranno ancora il titolo e torneranno in Europa League, hanno buoni giocatori e sono organizzati. Il primo match non è stato facile, poi sono calati durante il girone a livello di motivazioni e anche il modo di giocare ne risente. Questa partita non aveva misteri, spero di rivederli ancora in Europa. Sono un grande club, gli auguro il meglio ovviamente".
Zalewski lo ha preservato mentalmente in una parte di stagione in cui era fuori condizione e ora l'ha ributtato nella mischia, con grandi risposte. "Lui sta bene fisicamente, penso che deve ancora migliorare i livelli di concentrazione, quando arriva nell'ultimo terzo di campo, migliorare la qualità del suo assist. Ma fisicamente sta crescendo, anche a livello motivazionale capisce che quella che manca è una metà importante della stagione. Ha avuto una crescita importante, poi è un po' calato. Succede spesso con i giovani, ora lo vedo con più maturità, ha fatto una partita interessante".
MOURINHO A ROMA TV
"All'intervallo sapevamo il risultato di Praga e penso che quello lì ha frenato le nostre motivazioni perché se arrivavamo all'intervallo con un risultato equilibrato, noi vinciamo facile con l'obiettivo dei 5 gol che era l'obiettivo iniziale. Quando abbiamo saputo che non c'era niente da fare, le motivazioni si sono abbassate e ho fatto tanti cambi. Ho pensato al futuro in due modi, facendo riposare gente e facendo giocare i giovani. Oggi è stata la serata di Mannini che è all'esordio dopo essere arrivato qui a 14 anni. Per Pisilli, che non ha fatto il debutto stasera, è arrivato negli spogliatoi piangendo per aver fatto il primo gol con la Roma e non c'è niente da dire più".
Dimostrazione di quanto stanno crescendo questi giovani. "Pagano e Pisilli rappresentano quello che negli anni passati hanno rappresentato Bove e Volpato, quelli che lavoravano sempre con noi e che avevano una preparazione più veloce rispetto ad altri. L'obiettivo non è solo l'esordio, ma far crescere e sviluppare i giocatori. Dopo ho avuto l'opportuntià di far esordire Mannini che sta facendo un gran lavoro con la Primavera e ogni tanto si allena con noi. Per me è una gioia far esordire questi ragazzi, sentir da loro un'emozione molto grande. Tante volte tu fai esordire ragazzi che non hanno un grande amore nei confronti del club, questi ragazzi, invece, sono cresciuti quì. Sul pubblico non c'è più niente da dire. Meritiamo di arrivare secondi dopo la partita orribile di Praga. Paghiamo per questo. Sarà un'emozionante playoff con uno stadio pieno che giocherà contro una squadra di Champions League. Non pensiamo all'Europa ora, ma pensiamo a tutte le difficoltà che avremo fino a febbraio quando troveremo una squadra importante".
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