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Mkhitaryan, l’Armenian Rhapsody non suona più e a gennaio si rischia l’addio

Mkhitaryan, l’Armenian Rhapsody non suona più e a gennaio si rischia l’addio - immagine 1

Altra spina per Pinto e Mourinho. Gennaio si avvicina e l’attaccante fin qui in ombra potrebbe chiedere la cessione prima del previsto

Redazione

“Chiedete alla società”, così ha risposto Mino Raiola quando gli è stato chiesto di un possibile addio di Mkhitaryan alla Roma. Una non risposta che preoccupa. Il complicato rapporto con Mourinho e le ultime prestazioni negative potrebbero, infatti, suggerire uno strappo tra l’armeno e la Roma, provocando l’interesse di alcuni club russi e non sul giocatore. Il 1° giugno 2021 la società aveva comunicato il rinnovo di un altro anno del numero 77: “Micki resta in giallorosso”. A una cifra mica male: 4,5 milioni. Eppure qualcosa già stonava quest’estate, l’accordo tardava ad arrivare e le prime ombre erano iniziate a venir fuori. Mourinho in panchina, era questo il problema che però all’epoca tutti smentivano potesse essere un problema. Tutta colpa di un feeling mai nato. Tra l’armeno e il 58enne non è mai scorso buon sangue nell’anno e mezzo condiviso nel Manchester United, caratterizzato da turbolenze e dissapori che alla fine hanno portato alla cessione di Miki all’Arsenal nel 2018 da dove era arrivato Alexis Sanchez. Il momento di rottura fra i due c’è stato tra novembre e dicembre 2017 quando lo Special One decise di lasciare per sei partite consecutive l’ex Shakhtar in tribuna.

Pochi gol e tanti dubbi: inizio flop per l'armeno

Per il momento la tribuna per l’armeno non è ancora arrivata, ma la panchina sì. Quest’inizio stagione non è stato roseo per il calciatore, che per un motivo o per un altro non è stato decisivo come nell’annata precedente con Fonseca. Lo dimostrano i numeri: solo 2 gol e 2 assist in campionato finora. Colpa del ruolo più “difensivo” o dell’età non più giovane dell’armeno? La partita con il Napoli è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: perde palla in continuazione, ha pochissima concretezza negli ultimi passaggi e una difficoltà totale nel ritrovare quella lucidità che lo ha sempre contraddistinto sia a centrocampo che davanti la porta. Tutto questo ha come risultato la partenza da titolare per El Shaarawy a Venezia. Anzi il numero 77 si vede sfilare davanti agli occhi quattro cambi: Pérez, Zaniolo, Zalewski e Majoral. Nemmeno un minuto giocato nell’ultima di Serie A prima della pausa. E il rischio è che possa restare fuori anche col Genoa dove lo stesso Zaniolo è in pole per sostituire eventualmente Pellegrini sulla trequarti alle spalle di Abraham e Shomurodov.

Mercato invernale: Mkhitaryan può già salutare?

Quando un vaso è rotto, puoi anche aggiustarlo ma le crepe si vedranno sempre: lo stesso sembra valere per Mourinho e Mkhitaryan. La finestra invernale si avvicina e un addio non è più così impossibile. Il trequartista a giugno lascerà la Roma a parametro zero, ma potrebbe anche allontanarsi dalla capitale prima dell’estate. Lo Spartak Mosca è su di lui già da qualche settimana nonostante le smentite e pure in Germania c’è qualche estimatore. “Voglio giocare ancora a lungo ma dipenderà da molti fattori. Un giorno mi piacerebbe tornare al Borussia Dortumund” ha detto Henrikh un paio di giorni fa a Sport1. Che uno di questi fattori sia Mourinho è fuori discussione.

Martina Stella