Lukaku-Inter, doppio riscatto: zittire i fischi di San Siro e alzare la media gol

"Il rispetto non si aspetta". Messaggio chiaro, ribadito come all'andata da Romelu Lukaku. La sfida con l'Inter si avvicina e per lui non può trattarsi di un sabato normale. Nelle orecchie si sente a tratti ancora l'eco dei fischi e degli insulti esagerati di San Siro, nella mente c'è voglia di rivalsa, nel cuore c'è la consapevolezza che stavolta si gioca tra le mura amiche e che bisogna tornare al gol in un 2024 che l'ha visto esultare fin qui solo 1 volta in campionato: contro il Verona. Pochi per un mini digiuno proseguito anche nella goleada al Cagliari dove comunque ha dimostrato ancora una volta di essere fondamentale per aprire gli spazi ai compagni. E anche i sorrisi e le esultanze per Dybala e Pellegrini dimostrano la sua coesione col gruppo. Uno come lui, però, vive di reti gonfiate e boati. "Speriamo se lo sia tenuto per sabato", diceva più di un tifoso mentre usciva dall'Olimpico. Stavolta, rispetto all'andata, sarà diverso. De Rossi non rinuncerà ad attaccare pur consapevole della forza di un top club europeo come l'Inter.

Per Big Rom ci saranno più spazi, da sfruttare stavolta. Per alimentare qualche rimpianto complicando la corsa scudetto dei nerazzurri, ma soprattutto per non interrompere quella della Roma verso la Champions. Obiettivo che rialzerebbe le possibilità di vedere Lukaku nella capitale anche la prossima stagione. Allo stato attuale, infatti, le possibilità sono poche. Il Chelsea chiede 42 milioni e lo stipendio del belga è troppo alto con l'Arabia pronto a ricoprirlo d'oro. Discorsi che verranno ripresi tra 3 mesi, quando il destino della Roma (e quindi di Romelu) sarà più chiaro. Ora è solo tempo di tornare a segnare. Farlo a chi ti insulta, poi, avrebbe un sapore decisamente più dolce.

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