Paulo Dybala vede Milan e sale in cattedra. Lo dice la storia calcistica dell'argentino in Serie A, fin dai tempi in cui era 'picciriddu'. Fin dai suoi esordi con la maglia del Palermo, dove per un anno non è riuscito a fare gol in trasferta. Ci è riuscito il 2 novembre del 2014, chiaramente a 'San Siro' contro i rossoneri, segnando il gol del 2-0 definitivo per la vittoria rosanero al 26'. Da lì il feeling della Joya col Milan è solo cresciuto e non a caso è stata e ovviamente continuerà ancora a essere almeno per quest'anno la squadra affrontata più volte in Serie A. In 22 incroci Dybala ha segnato al Diavolo 8 gol e messo a referto 5 assist, con un bilancio che dice 13 vittorie e 5 sconfitte. Subito dopo nella sua storia italiana c'è la Lazio con 20 partite, anche se in questo caso lo score sale ulteriormente con 11 gol. Il che vuol dire che i rossoneri sono la seconda big più trafitta dall'argentino in carriera, dopo appunto i biancocelesti. E in generale, il Milan è una delle vittime preferite di Paulo, dopo Udinese, Lazio, Genoa e Samp.
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La Roma si affida a Dybala: San Siro, la tradizione Milan e i numeri che non mentono
Dybala, che feeling col Milan: i numeri che incoraggiano Mourinho
Senza dubbio una buona notizia per la Roma, che dopo l'ennesima prestazione deludente nonostante la vittoria col Bologna deve aggrapparsi a Dybala e ai numeri. Come quelli di Salvatore Foti in panchina senza Mourinho: quattro vittorie su quattro. C'è da dire però che negli ultimi anni la vena realizzativa dell'argentino quando ha visto il Diavolo si è un po' spenta: l'ultimo gol risale al 10 novembre 2019, quando è entrato al 55' al posto di Ronaldo segnando al 77' la rete dell'1-0 finale. Dopo quella sera, quattro incroci col Milan e una sola vittoria. Può, anzi deve, essere questa la notte giusta per far tornare a far male ai rossoneri, a cui però Dybala ha segnato un solo gol nel palcoscenico di 'San Siro', ovvero il primo nel 2014 col Palermo. Poi solo reti casalinghe. Ma il feeling della Joya col 'Meazza' resta comunque importante, è un'atmosfera che stuzzica ed esalta il campione del mondo. Sono cinque i successi contro in casa del Milan, tre invece quelli con l'Inter. L'ultimo, ovviamente, lo scorso primo ottobre in cui ha trascinato Foti (Mourinho era squalificato) a sbancare la scala del calcio proprio con una sua maglia.
Anche domani sera, a tre mesi di distanza, ci sarà Dybala a guidare l'attacco giallorosso con Foti in panchina e Mou a guardare la partita verosimilmente dal pullman o a soffrire da qualche altra parte. Ma il 21 resta la speranza più grande di questa Roma di scuotersi dal torpore visto in campo nelle ultime partite, anche perché in questa stagione i giallorossi hanno fatto meglio in trasferta (17 punti, dietro solo al Napoli) che in casa. E nei due big match precedenti lontano dall'Olimpico, contro Juve e Inter, sono arrivati un pareggio e una vittoria (in casa tre ko in tre scontri diretti) e in entrambe Dybala ha messo la firma con assist e gol. Mourinho studia i possibili cambi in attacco, con Abraham che può tornare titolare, ma anche lo Special One sa benissimo che le luci a San Siro può accenderle forse solo l'argentino dalla medaglia d'oro.
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