La Roma entra ufficialmente nel 2020. Dopo il primo allenamento, andato in scena al Tre Fontane davanti a 2600 tifosi, il tecnico Paulo Fonseca ha rilasciato la prima intervista dell'anno. Queste le sue parole, in onda sui canali ufficiali del club:
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Fonseca: “Petrachi è un grande uomo. Amo i tifosi della Roma, insieme possiamo sognare” – FOTO
Le parole del tecnico: "La Coppa Italia? Pensiamo al Torino, sarà una partita difficile. La squadra ha capito che ora è importante lavorare. Pellegrini è il miglior italiano del momento"
FONSECA AL TRE FONTANE
Una giornata bellissima.
E' stato un peccato non avere tutti i nostri tifosi. Ma è stata una bella serata, i tifosi sono sempre fantastici e siamo contenti di averli avuti qua.
Come ha trovato i ragazzi dopo la sosta?
Hanno capito che dopo la sosta è importante lavorare. E' un momento importante, dobbiamo lavorare per vincere. Solo così possiamo essere forti, la squadra è motivata e sta lavorando bene.
Ora il Torino...
Sono forti, tutte le partite sono difficili e lo sarà anche questa.
Poi la Juventus e la Coppa Italia. I tifosi chiedono di vincerla.
Ora pensiamo al Torino, poi penseremo alle altre. E' un momento complicato, la cosa più importante è pensare al Torino.
Un momento che l'ha colpita in questi mesi?
Tutto è stato importante per me, sono stati sei mesi di felicità per me. Dobbiamo sempre essere equilibrati, dobbiamo lavorare per vincere.
FONSECA NELLO SLIDE SHOW
L'arrivo a Roma.
Al mio arrivo c'erano tanti giornalisti all'aeroporto e grande confusione. So che qui c'è un tifo appassionato, me lo aspettavo. Volevo solo arrivare e cominciare il lavoro. La mia ambizione di venire a Roma era grande, come lo è ora. E' stato un giorno importante.
La prima partita (Roma-Genoa 3-3).
Era una partita difficile, che meritavamo di vincere. La prima è sempre difficile, non penso al passato. Abbiamo cambiato tante cose e tanti giocatori, era la prima e non ci penso. Dopo di questa partita ho pensato che avremmo dovuto lavorare molto per migliorare e penso che lo abbiamo fatto.
Sul derby.
E' stato il mio primo, la partita più difficile d'inizio stagione. Non abbiamo giocato bene. So che c'è una grande rivalità, ma la cosa che ricordo è che non mi è piaciuto come abbiamo giocato. Dopo quella partita abbiamo cambiato tante cose che poi si sono rivelate importanti a livello di squadra. Il calcio qui è diverso, è difficile vincere una partita. Tutti gli allenatori devono sapere che qui c'è un calcio diverso e l'adattamento è importante. Si deve capire come gli altri giocano e pensano ogni partita. Non ho problemi nel dire che è stato un momento importante per il mio adattamento.
Su Roma-Sassuolo.
Mi piace molto il Sassuolo. Con loro abbiamo iniziato a vincere con fiducia e coraggio. Non abbiamo avuto tempo di goderci la vittoria, ma è stata importante. Abbiamo lavorato con più fiducia, la prima vittoria è sempre importante.
Su Roma-Basaksehir.
Abbiamo vinto contro una squadra forte facendo una bella partita. Mi è piaciuto come abbiamo vinto.
Su Kluivert.
Ha imparato molto. All'inizio è stato difficile per me vedere come giocava. Giocava da solo, con poca disponibilità alla fase difensiva. Oggi è un uomo squadra, mi piace il suo atteggiamento.
Su Bologna-Roma 0-1.
Questa è una vittoria che ha un significato speciale. Abbiamo vinto con un giocatore in meno segnando alla fine. Dopo la partita ho parlato con il mio assistente e ho detto che questo era lo spirito giusto. I giocatori hanno capito che solo con questo spirito si può vincere e avere sempre ambizione e coraggio. Questo spirito rende la squadra più forte.
Su Kolarov.
Ha un carattere forte, è uno dei più forti nello spogliatoio. Parla sempre con i giovani, è importantissimo per me.
Su Roma-Atalanta 0-2.
La prima sconfitta in casa e in campionato. L'Atalanta è fortissima, non abbiamo fatto una partita per la quale meritavamo di perdere, ma è stata una partita difficile. Non è un momento che amo ricordare.
Su Roma-Cagliari 1-1.
Abbiamo fatto una bellissima partita. Non abbiamo fatto gol, ma meritavamo di vincere. Abbiamo attaccato tanto, creato occasioni per vincere. Dovevamo avere due punti in più. La squalifica? Non mi è piaciuto come l'arbitro ha diretto la partita e io ho perso il controllo. E' una cosa che può succedere, ho capito devo sempre mantenere il controllo.
L'infortunio di Diawara.
Avevamo tanti infortunati, ci ha messo in difficoltà. Succede in tutte le grandi squadre che giocano tanto. In quel momento difficile la squadra ha capito che serviva essere uniti e lottare di più.
Su Dzeko e il gol al Milan con la mascherina.
E' un professionista, lavora sempre per la squadra. E' importante come Kolarov nello spogliatoio. All'inizio ho parlato con lui. E' stato importante che sia rimasto.
Mancini a centrocampo.
La squadra e lui si sono adattati molto bene in quel momento di difficoltà. La squadra ha mostrato grande spirito di squadra, vincendo partite con squadre forti. Mancini mi ha sorpreso, è giovane ma è un leader nello spogliatoio e in campo. Più diventare uno dei centrali più forti in Europa.
Su Udinese-Roma e Smalling.
E' stato importante vincere. Avevo detto ai giocatori che se volevano stare in alto dovevamo vincere non solo una partita, ma tre-quattro. Smalling è un grande difensore, ma si è adattato prima di quello che pensavo. Tutti crediamo molto in lui, lui e Mancini sono molto importanti per la stabilità difensiva della squadra.
Su Roma-Napoli e Zaniolo.
E' stata una vittoria importante. Zaniolo era acerbo, ora sta capendo piano piano i tempi e gli spazi. Sta crescendo, ha grande talento.
Su Parma-Roma.
Eravamo molto stanchi, giocavamo sempre con gli stessi uomini. Non abbiamo avuto reazione e velocità.
Sulla vittoria a Istanbul con il Basaksehir.
La migliore partita. Era importante vincere contro una squadra difficile e ce l'abbiamo fatta giocando un bel calcio e controllando il match.
Su Inter-Roma 0-0.
Mi è piaciuta molto. Ero contento della squadra, non c'erano né Dzeko né Lopez. Abbiamo spesso sbagliato l'ultima scelta, ma abbiamo controllato e dominato l'avversario più forte del nostro campionato. Loro e la Juve sono le più forti in questo momento. Una delle due può vincere lo scudetto.
Sul razzismo.
Sono totalmente contro al razzismo, prima della partita con l'Inter abbiamo letto parole infelici (black friday, ndc) che non devono esistere. Il razzismo non deve entrare in campo.
Sulla visita al Bambino Gesù.
La Roma è un grande esempio di quello che possiamo fare nella società. Facciamo tante iniziative positive.
Su Fiorentina-Roma e Pellegrini.
Difficile giocare con loro, abbiamo fatto una grandissima partita. Era importante vincere, abbiamo giocato con coraggio e ambizione. Pellegrini è un bravo ragazzo, intelligente e per me è il miglior giocatore italiano del momento.
Su Petrachi.
Mi piace molto il suo cappello. E' stato lui la mia ispirazione, non Peaky Blinders (ride, ndc). E' un grande uomo, ho grande fiducia in lui. E' un grande direttore e grande leader. Mi piace molto parlare con lui, ha ambizione e questo è importante. Abbiamo lo stesso obiettivo, parliamo molto di come migliorare la squadra. Siamo sempre d'accordo.
Sui tifosi.
Sono tra le cose che mi piace di più della Roma. Sono sempre con noi, sempre appassionati. Hanno un amore per la Roma che è fantastico. Se loro sono appassionati della Roma, io sono appassionato di loro. Dobbiamo continuare tutti insieme, squadra, tifosi e società. Sono insieme possiamo vincere. Possiamo migliorare tanto, ma è la strada giusta. Tutti insieme possiamo sognare.
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