Intervistato in occasione della presentazione della Fondazione Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea - E.T.S. di Roma, BrunoConti, storica bandiera giallorossa ed oggi responsabile del settore giovanile romanista, ha fatto il punto sul mutamento del calcio. Dal troppo affidamento riposto in algoritmi e tecnologie innovative, ad un calcio meno tecnico e più fisico. Di seguito le dichiarazioni del campione del mondo:"Se vedo qualcuno che gioca alla Bruno Conti? No, oggi mi sto preoccupando. Nel senso che, da responsabile di un settore giovanile, il calcio si sta stravolgendo, pensando troppo agli algoritmi, alla psicologia o un insieme di cose. Si preferisce il fisico piuttosto che la tecnica. Bisogna ricominciare a riscoprire i vivai e insegnare a questi ragazzi la tecnica fondamentale".
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Bruno Conti: “Falcao doveva calciare quel rigore, io non mi sarei tirato indietro”
Sulle squadrePrimavera:"Sono un trampolino di lancio per la prima squadra che hanno grandi difficoltà e di livello basso. Dobbiamo quindi ricominciare a riscoprire i vivai". Infine è tornato su Roma-Liverpool:
"Volete parlare di quello che ho sbagliato io di rigore? Falcao è un grande leader, lui già prima della finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool aveva tirato dei calci di rigore. In un momento delicato dove mancavano Pruzzo, Maldera e i rigoristi veri, un leader come lui poteva non tirarsi indietro, perché lo abbiamo sbagliato io e Graziani. Al di là delle polemiche Paulo è stato un grande, ci ha fatto vincere lo scudetto, insieme a tutto il gruppo. Ma se la domanda è quella, sì poteva tirarlo, io non mi sarei tirato indietro".
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