Si è preso un posto tra gli inamovibili di Mourinho, e si è ripreso un pezzetto di Seleçao. Tra alti e bassi (meno rispetto al passato) Roger Ibanez ha scalato nei mesi le montagne di dubbi che riguardavano soprattutto il suo stato di concentrazione nei big match. In quello di stasera il brasiliano non ci sarà, causa squalifica. Ma chi lo doveva visionare non ha bisogno di ulteriori prove. Ibanez, infatti, ha acceso i display di diversi operatori di mercato che lavorano soprattutto in Premier League. L’incontro tra il difensore e il suo agente in questi giorni non sarebbe casuale. Già la scorsa estate Tottenham e Newcastle si erano fatte sentire. La Roma aveva pretese alte: 40 milioni. E continua ad averne anche se la clausola sarebbe fissata a 80 milioni. Ovviamente una cifra inarrivabile.
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Roma, Ibanez ora vale tanto: la Premier torna a bussare. E il prezzo è fissato
Ma le convocazioni col Brasile e la crescita di Roger ora valgono davvero 45-50 milioni considerato anche il prezzo dei difensori centrali in Inghilterra. E una plusvalenza niente male anche agli occhi della Uefa. Così lo stesso Tottenham avrebbe ribussato alla porta, a prescindere da Conte. E in fila ci sarebbe anche il West Ham. In un’ottica di fair play finanziario una cessione importante è quasi da mettere in conto. E quella di Ibanez aiuterebbe non poco per la costruzione della squadra. Col rinnovo di Smalling e l’esplosione di Mancini servirebbe comunque un altro innesto importante a prescindere dal ritorno o meno allo schieramento a 4 in difesa. E le occasioni a parametro zero non mancano. Il nome più in voga è quello di Soyuncu in uscita dal Leicester. Anche perché Ndicka è entrato ormai nel mirino del Barcellona, del Napoli e di mezza Premier League.
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