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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Spalletti sta dando tanta importanza a Dzeko”

Redazione

UGO TRANI:Spalletti ha dato tanta importanza a Dzeko. Lui ci punta forte ed è giusto, lui non dice che la Roma gioca senza punta, come fa qualcuno. Per giocare di squadra devi coinvolgere tutti, perché se una volta non hai il terzino che spinge devi fare di necessità virtù da altre parti. La cosa che mi è piaciuta di più è quando ha parlato dell’ambiente, dicendo che bisogna smetterla di dargli sempre la colpa. In Italia se le cose non vanno, si fischia. La mia formazione a caldo è questa: Ruediger, Manolas, Zukanovic in difesa a 3 che può diventare a 4, a centrocampo Florenzi, Pjanic, Keita, El Shaarawy e poi avanti Salah con Dzeko e Perotti. De Rossi non credo proprio ce la faccia. Sul portiere, pensiamo che Doni prima faceva l’attaccante ed è molto bravo coi piedi. Ricordiamoci che Spalletti portò Artur, lo abbiamo visto poco ma dopo la Roma fece una grande carriera. De Sanctis è stato un suo portiere ma era un altro calcio. Lui ora vuole superiorità nel palleggio anche sotto, non solo da centrocampo".

MAURIZIO CATALANI:Probabile formazione di domani? Le conferenze stampa di Spalletti comunque qualcosa dicono al contrario di quelle di Garcia, io credo che capiremo molte cose oggi. Non credo che abbandoni la difesa a 3, quindi penso che Florenzi troverà spazio a centrocampo. Se lui ha deciso di giocare a 3, con tutti i giocatori disponibili i 3 sono Ruediger, De Rossi e Manolas. Uno tra Perotti ed El Shaarawy in una formazione titolarissima lo vedo fuori. Spalletti ha un problema: recuperare Dzeko. Altrimenti ne farebbe volentieri a meno con il cosiddetto finto nove. Il vero problema di questa squadra è quello di recuperare proprio il centravanti bosniaco”.

PAOLA DI CARO:Se non ci fosse stata la giornata di mercoledì sarebbe stata ancora meglio questa settimana. I segnali di rinascita sono ancora da confermare, il primo tempo contro il Sassuolo è stato indubbiamente incoraggiante, i nuovi acquisti si sono inseriti bene. È chiaro che c'è ancora una bella montagna da scalare per questa Roma. Martedì eravamo tutti felici, abbiamo finalmente rivisto una squadra giocare a pallone. Questi ragazzi nuovi hanno sicuramente portato energia ed entusiasmo. Io non ero contenta di questi acquisti, ma va detto onestamente che è stata ben valutata l’idea di prendere giocatori motivati, in un momento di difficoltà questo può fare la differenza. La squadra sembra rispondere positivamente, ma il campionato è ancora molto difficile, quelle davanti hanno vinto. Quei punti che hai lasciato per strada vanno riconquistati facendo qualcosa in più di semplici buone partite. Capiremo presto se la rimonta su due squadre è alla nostra portata oppure no”.

LUCA VALDISERRI:Se in quella posizione ci va El Shaarawy, Digne si avvia ad un triste finale di stagione. Ci sono alcuni giocatori sotto osservazione in questi mesi. La titolarità di Florenzi, ad esempio, c’è solo se gioca esterno destro a centrocampo. In attacco le soluzioni sono tante, non credo possa essere un must in avanti. In questo momento la difesa a 3 è quella che convince più Spalletti e Florenzi in questo caso è utilissimo, ma bisognerà vedere cosa vorrà fare il prossimo anno”.

MASSIMO CECCHINI:Da qui alla fine della stagione sarà un esame per tanti giocatori, soprattutto per quelli in prestito con diritto di riscatto. E questo si nota anche nelle parole dei calciatori, come quelle di Szczesny. Oltre a lui ci sono Digne, Ruediger, tutti giocatori con un presente importante in questa squadra. Alcune sono cifre significative per pensare ad un eventuale riscatto, se si dovesse arrivare in Champions League qualche sacrificio sarà inevitabile”.

MASSIMILIANO MAGNI:Digne torna a disposizione, poi in questi mesi bisognerà capire che importanza avrà il francese per Spalletti perché al termine della stagione si dovrò decidere se riscattarlo o meno. Per me non è un prezzo alto ma giusto per un terzino, però la risposta sta a Spalletti. In teoria il pronostico di domani sembra abbastanza chiuso. Le parole di Keita sui tifosi? Io suggerirei alla squadra di giocare bene. Se faranno vedere un calcio poco più che decente ci vorrà un attimo affinché il pubblico si entusiasmi di nuovo. Sta passando un po’ il luogo comune che all’Olimpico i tifosi fischiano, non è vero e Spalletti ha fatto bene a puntualizzarlo. Non mi sarei mai aspettato che arrivasse prima il rientro di Strootman che la consegna del progetto definitivo del nuovo stadio alla Regione...”.

GIORGIO DE ANGELIS:Io credo che per riconquistare il pubblico dell’Olimpico ci voglia veramente poco, basta giocare un po’ a calcio. Le prestazioni della squadra tornano ad infiammare sia sugli spalti che i tifosi a casa, e questo conta. Secondo me siamo sulla strada giusta, sono molto fiducioso con Spalletti a patto che si rispettino le sue volontà”.

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