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La rivincita degli “impresentabili”: ecco come è nata la Roma degli snobbati – FOTO

Valerio Salviani

A vederlo quest'anno verrebbe da chiedersi se quel Jesus della scorsa stagione non fosse un fratello o un cugino. La trasformazione da brutto anatroccolo a cigno per JJ non è stata indolore. Quei 10 milioni di euro che si è portato sul groppone, per qualcuno un favore all'Inter dopo la "sola" Dodò, l'hanno schiacciato all'inizio, insieme alle critiche per prestazioni da dimenticare. Il numero 3, grazie al suo carattere poco brasiliano, non si è mai perso d'animo e nel 2017 la sua vita è cambiata, dentro e fuori dal campo. Prima è diventato padre, poi perno nella miglior difesa d'Italia. "Ci ho messo un po' ad ambientarmi a Roma, ora sto dimostrando il mio valore, ma dipende sempre tutto da me. Oggi vengo ripagato del lavoro che sto facendo" ha svelato Jesus, che ha conquistato la Roma con il sudore e l'impegno, in perfetto stile Di Francesco.

LA SVOLTA

Arriva con l'esordio in campionato, nel prezioso 0-1 conquistato a Bergamo con l'Atalanta. Ci si aspettava Moreno a fare il centrale mancino titolare, è arrivato lui. E non è più uscito. Non più tappabuchi a sinistra, ma leader al centro, in un ruolo nel quale ha sbagliato pochissimo. Con personalità non ha fatto rimpiangere Manolas, mancato quasi un mese in un periodo clou della stagione. La solidità difensiva della Roma porta anche la sua firma, così come i 9 clean-sheet stagionali.

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