news as roma

La rivincita degli “impresentabili”: ecco come è nata la Roma degli snobbati – FOTO

Valerio Salviani

L'attesa per Alisson è stata lunga, ma ne è valsa la pena. Un anno ad aspettare il suo momento dietro Szczesny, che nella scorsa stagione sembrava insostituibile. I dubbi, la paura di perdere il posto in nazionale (dove è sempre rimasto il numero 1 indiscusso), le difficoltà nell'ambientamento. Una montagna da scalare, ancora una volta. Conosceva bene la strada Alisson, o "Goleiro gato" che nell'Internacionaldi Porto Alegre, partendo da terzo dietro al fratello Muriel e l'ex Milan Dida, è arrivato fino alla Seleçao. Brava la Roma a credere in lui, lanciandolo da numero 1 dopo un anno di purgatorio. Bravo lui a non mollare, dimostrando che dietro quella faccia da sex symbol si nascondeva un portiere vero. 

LA SVOLTA

Arriva nella partita con l'Atletico Madrid. La volta in cui la Roma in questa stagione ha sofferto di più. Una squadra timorosa e ancora troppo insicura, ha subito l'esperienza degli spagnoli, che hanno dominato per quasi 80 minuti. Solo un Alissonversione Superman ha evitato il tracollo ai suoi. Una, due, tre parate decisive, con l'espressione sul viso che non cambia mai e quella voglia di gridare a tutti "da qui non si passa". Quel punto ha la sua firma. Quel punto, probabilmente, ha cambiato il cammino della Roma, almeno in Champions, dove ora i giallorossi comandano il girone.

Potresti esserti perso