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I “vaffa” di Dzeko, le carte di Totti e i tiri di Shirokov: Lucio, quante liti! – FOTO

Luca Benincasa Stagni

Se Dzeko è stata l’ultima lite dello Spalletti 2.0 a Roma, la prima è stata sicuramente quella con Totti. Già nel 2009 il capitano ed il tecnico giallorosso non si erano lasciati benissimo. Il numero 10, qualche mese dopo l’addio (meglio, l’arrivederci) del toscano, aveva detto che Spalletti “non riusciva più a farsi capire”, con l’allenatore che dalla Russia aveva replicato: “Poteva parlare di più prima”. Nel 2016 i due si sono riabbracciati, ma non c’è voluto molto prima che tornasse il gelo. Totti non scende in campo con regolarità e chiede “rispetto” a Spalletti, accusato anche dalla moglie del capitano di essere “un piccolo uomo”. Poi, le urla dopo il 3-3 contro l’Atalanta dell’anno scorso, quando il tecnico gridò al capitano: “Zitto tu che giri per le camere fino alle 2 per giocare a carte”. L’ultimo atto è il rifiuto della bandiera romanista di entrare in campo contro il Palermo, circa un mese fa. Spalletti voleva farlo giocare 15 minuti, ma Totti ha risposto ‘no, grazie’. Il motivo? Il mal di schiena che tormentava il capitano da qualche giorno. Anche se per alcuni non è escluso che si trattasse di “mal di pancia”.

 

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