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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Dzeko? Se riposa col Carpi, gioca contro il Real Madrid”

Redazione

 

PAOLO FRANCI:Per me non c’è dubbio che Dzeko scenda in campo col Carpi, perché invece penso che sia in dubbio col Real. Dipende dall’idea che ha Spalletti. Penso la Roma per l’andata voglia mantenere aperta la qualificazione, costruendo una trappola a Zidane. E lo fai con Perotti ed El Shaarawy, due incursori. Con Dzeko rischi di schierare un giocatore che non segna, mentre con i ‘frombolieri’ puoi ingannare gli avversari. Comunque se il bosniaco finisce in panchina è frutto del suo lavoro, mi dispiace dirlo perché lo adoro ma ognuno è artefice del proprio destino . A oggi come percentuale di passaggio del turno dico 5%, per essere onesti. Poi però c’è l’effetto sorpresa, se fai la partita della vita. Il Real è una squadra che si può esporre a certi rischi”.

UGO TRANI:"Ci sono troppi preparatori nello staff atletico. Se ogni anno si cambiano i giocatori e i preparatori è più facile che arrivino gli infortuni. In queste settimane forse abbiamo recuperato un po' di autonomia in più nella corsa, adesso la Roma arriva a 50'. Sulla tecnica la Roma dovrebbe essere molto più forte delle squadre che recentemente ha incontrato, ma il fattore atletico, così come la mentalità, ha inciso molto sulle prestazioni. Contro il Carpi alcuni giocatori come Florenzi e Dzeko potrebbero rimanere fuori, ma di certo Spalletti non stravolgerà la formazione"

ALESSANDRO ANGELONI:“Turn over con il Carpi? No, è troppo importante il campionato, anche se alcuni giocatori potrebbero anche rifiatare, vedi Perotti o El Shaarawy. È difficile trovare nella Roma un undici titolare, quindi ci potrebbe essere qualche cambio tattico.Nainggolan fino ad adesso ha fatto il trequartista tranne che nella partita di Reggio Emilia; ora però il quel ruolo c’è anche Perotti ed è sicuramente più offensivo, il belga potrebbe cambiare posizione”

MAURIZIO CATALANI: “In questo Paese ultimamente quando i politici non ti vogliono far capire niente parlano inglese. Molti stanno zitti non capendo per non fare una figuraccia. Il comunicato di ieri è lo stesso, tanto parole che non dicono nulla. In Curva non succede niente da decine di anni. Questa norma viene adottata solamente a Roma e questo è molto stucchevole”.

MASSIMO CECCHINI: “Sarei ben felice che i tifosi tornassero allo stadio, ma di certo non lo faranno dopo l’incontro di ieri. Bisognerà anche vedere il prossimo anno come si evolverà la situazione, se le barriere verranno veramente tolte o se invece la situazione rimarrà così. La sensazione è che gli organi politici vogliano fare un cambio generazionale in curva, credendo che in questa maniera ci possa essere un cambio di tifo"”

LUCA VALDISERRI:“Senza i gol di un centravanti è difficile arrivare terzi. La partita è importante ma si scelgono gli undici in base agli allenamenti, a meno che non sia Messi. Mi dicono tutti che Dzeko si alleni bene, per cui Spalletti lo schiera in campo. Non credo che il tecnico deciderà di levarlo o metterlo perennemente, ci penserà volta per volta. Il bosniaco visto contro la Sampdoria è molto indietro, anche se è entrato quando la squadra era mezza morta”.

FRANCESCA FERRAZZA:“Roma diventa una vetrina politica clamorosa, basta guardare anche la figura del prefetto nella capitale. Mi sembra che si siano incartati in maniera incredibile. Levare le barriere per loro non sarebbe neanche una bella figura per l’immagine, allora fanno un ‘mappazzone’ di protocolli per ammettere che hanno fatto una stupidaggine ma senza dirlo. Fanno un giro per arrivare all’obiettivo senza essere diretti. Il primo problema sono le barriere, se non le toccano quest’anno i tifosi non tornano. E’ un circolo vizioso e le nuove direttive sembrano un contentino dato ai tifosi”

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