FABIO MACCHERONI (2) : “L’anno scorso avevi più possibilità di ruotare i giocatori e quindi farli riposare. E’ vero che hai recuperato Strootman, ma alla Roma manca un Keita che entra in campo e prende in mano la squadra. Paredes al momento è trattato come una riserva, servirebbe più coraggio nell’utilizzarlo. La squadra di quest’anno non è stata pensata. Non c’è un’alternativa a Dzeko, di nuovo Florenzi esterno basso, non si capisce come sia stata strutturata. Spalletti la deve smettere di fare polemiche, subisce Totti e non va bene".
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‘RADIO PENSIERI’, MACCHERONI: “Squadra non pensata. Spalletti deve smetterla con le polemiche”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
IACOPOSAVELLI: “Leggo in tutte le formazioni che Dzeko non giocherà. Per me è un grandissimo errore, solo il Barcellona può permettersi di giocare senza centravanti. Si va verso un Florenzi più avanzato in modo da dare una mano a Peres, così in due magari fanno un terzino, ma la formazione non mi convince. Così si può giocare solo in contropiede sperando che Salah salti Santon negli 1 vs 1. Alla Roma mancano i giocatori che hanno fatto la differenza l’anno scorso. Nainggolan, fosse stato quello che conosciamo, avrebbe dato qualche punto in più ai giallorossi. Serve qualcuno che inventi gioco. Quello che ci dice la stagione è che Spalletti ha bisogno di Totti”.
FABRIZIO ASPRI: “Totti è una magnifica risorsa ma se perdi equilibrio, finisci per pagare la sua scelta. A me non risulta che Spalletti voglia provare un modulo più coperto. In questa Roma deve esserci Paredes in mezzo al campo. In questo momento perdere un regista, visto che Totti non può essere sempre in campo, è un vantaggio per l’Inter”.
PAOLO FRANCI: “Spalletti sta cercando un nuovo equilibrio, provando a proteggere di più Peres. Ovviamente sacrificherà un po’ la fase offensiva ma se riesce anche ad attaccare ben venga. Spalletti sta ragionando sul pericolo di prendere un gol e pagarlo psicologicamente. Ci sta d’iniziare più coperto, Totti può entrare se la squadra gli da più certezze. Spendere questa carta subito è troppo rischioso. Bisogna acquisire una certezza dal punto di vista difensivo per poi giocare più sciolti".
UGOTRANI: “Io sono ancorato al vecchio calcio dove portiere, difensore centrale, regista e centravanti sono imprescindibili. Tutte le volte che Spalletti ha vinto lo scorso anno c’era Keita in campo. Con Dzeko la Roma gioca meglio, ci penserei 2 volte prima di toglierlo. Mi sto facendo un libretto su tutte le dichiarazioni tattiche che sta facendo Spalletti, a fine anno lo tirerò fuori. La Roma è forte ma è incompleta, appena è costretta a fare 2 cambi non vince, come a Plzen. Giocando ogni 3 giorni sei costretto a cambiare e li vengono fuori i limiti. L’Inter sarà più fresca, faranno diversi cambi rispetto a Praga, mentre la Roma a parte Szczesny può inserire solo Florenzi, De Rossi e Nainggolan. I dubbi nel vedere Totti in campo sono solo dati dalle troppe partite che ha giocato".
ALESSANDRO ANGELONI: “Non si può pensare di poter avere Totti all’infinito, quindi l’alternativa va trovata, anzi, da un pezzo avresti dovuto averla. Questa Totti-dipendenza può anche essere vista come un male, ma al momento è una necessità, quindi non lo fai giocare domenica contro l’Inter e lo metti con l’Astra Giurgiu? Adesso non lo puoi mettere dall’inizio con l’Inter dopo averlo tenuto in campo 90’ giovedì sera. Io contro l’Astra Giurgiu l’avrei fatto riposare. L’anno scorso la Roma ha dimostrato di poter vincere anche senza Totti, ma oggi questa squadra ha bisogno dell’apporto del 40enne, quindi facciamoglielo dare”.
MAX TONETTO: “Roma-Inter partita già decisiva? Mi pare troppo. Contro l’Astra Giurgiu si è vista una crescita della squadra, che ha sempre cercato di giocare in verticale senza troppi fraseggi. Fino ad oggi, la Roma ha espresso meglio il suo gioco con Dzeko in campo. Questa è una valutazione di cui Spalletti terrà conto per domani sera. Per me Dzeko fa giocare bene tutti. Quest’anno nei movimenti è stato un giocatore eccezionale, il problema è nelle conclusioni. Io giocherei sempre con Dzeko, la squadra gira meglio con lui. Il problema resta la difesa, anche giovedì sono stati fatti degli errori veniali”.
FABIO MACCHERONI:“Quella di domani sera sarà una partita decisiva per tutte e due le squadre. La fortuna della Roma è che troverà un’Inter non in grande salute. La squadra di Spalletti ha una difesa di burro, la mia preoccupazione è Icardi. Io non ce l’ho con Spalletti, ma penso che quest’anno abbia fatto dei disastri. Secondo me il tecnico toscano era convinto di poter fare a meno di Pjanic e Keita. Totti è diventato fondamentale per questa squadra nonostante non fosse costruita per il capitano, il 10 doveva soltanto essere la ciliegina. Qui qualcuno ha evidentemente sbagliato”.
LUCA VALDISERRI: “La Roma ha perso molto del suo intelletto calcistico. Il soprannome di Keita era il “Professore”, quello di Pjanic il “Pianista”. Se perdi un professore e un pianista hai perso tanto, non basta certamente Paredes. E allora per vedere del gioco e delle creazioni, ti devi affidare ancora a Francesco Totti. A questo punto io credo sia necessario avere il capitano in campo, ma la squadra deve essere in grado di reggerlo visto che si parla di un calciatore di 40 anni. A oggi Totti è l'unico della Roma che crea calcio”.
PAOLA DI CARO:“In questo momento Totti è indispensabile per due ragioni. La prima: mi sembra il giocatore più brillante di questa Roma. La seconda: per una questione tattica. Questa squadra non ha più un funzionamento logico come invece aveva quello dello scorso anno, dove c’erano giocatori che stavano nel proprio ruolo. In questo momento senza Totti la Roma non ha un gioco".
ROBERTO INFASCELLI: “Questo Roma-Inter è già decisivo per il campionato. Oggi apriamo i giornali e si leggono soltanto pezzi su Totti. Io non mi ricordo un momento di Roma così Totti-dipendente sotto tutti gli aspetti, sia calcistico che mediatico. Non mi ricordo una squadra che ha bisogno del suo capitano per sciorinare gioco”.
GIORGIO DE ANGELIS: “L’Inter è una squadra un po’ come la Roma, sempre sull’ottovolante, quasi schizofrenica. Non va dimenticato quanto sia una squadra dalle grandissime potenzialità. Quando Icardi è in stato di grazia ti risolve tutte le partite, in più hanno una serie di giocatori di livello. Quella di de Boer è una squadra che, se imbrocca la partita giusta, è complicata da affrontare. Quindi la Roma deve avere l’atteggiamento corretto per andare in campo e vincere. Da domenica si snoda il crocevia fondamentale per la stagione”.
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