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Roma, ora o mai più: i 5 passi decisivi per il mercato perfetto

Valerio Salviani

Nonostante i quasi 100 milioni che sono arrivati dalla Champions (già risucchiati dal bilancio che si chiuderà il 30 giugno) e dagli altri 30 garantiti dalla nuova qualificazione, Monchidovrà comunque costruirsi il suo tesoretto interno per muoversi liberamente sul mercato. Facile individuare gli esuberi, difficile venderli a prezzi importanti. Skorupski, Jesus, Peres, Gonalons, Gerson e Defrel, per motivazioni diverse, non si sono dimostrati all’altezza. Cederli tutti senza generare minusvalenze sarebbe un capolavoro. Ma, specialmente nel caso di Gerson e Defrel, costati complessivamente 45 milioni, sarà un’impresa. Per questo motivo, Di Francesco e il diesse dovranno mettersi a tavolino e stilare una lista dei sacrificabili, tra quelli che hanno mercato. Perotti e El Shaarawy ad esempio, potrebbero rientrare in questo discorso. Più facile che sia uno dei due, piuttosto che entrambi. Da monitorare anche la situazione di Strootman. Su di lui pende una clausola da 45 milioni. Difficile che qualcuno decida di spenderli, ma la Roma potrebbe accettare anche qualcosa in meno. Imparando dall’errore di gennaio (Dzeko), su questo dovrà essere sacra la parola dell’allenatore.

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