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Dieci anni di Roma, dai capitani alla storia: ecco le coreografie della Sud più belle del decennio

Matteo Falanesca

Roma-Lazio 2-0

22 settembre 2013

Non è necessaria una rivincita per chi è da sempre vincitore. Non serve e mai servirà, neanche dopo l’infame 26 maggio. Concetto ribadito dalla Curva Sud nel primo derby di Rudi Garcia. Coreografia non autorizzata con cartoncini gialli da una parte e rossi dall’altra. Nello spicchio giallo alcuni stendardi della lupa capitolina su sfondo rosso e l’opposto nell’altro versante. Due scritte completano la scenografia: la prima, “AS Roma”, in fondo in prospettiva ornata dallo scudo Spqr; la seconda, all’altezza di Fedayn e Boys, rimarca l’errore dei laziali per non aver preso il nome della città che non potranno mai rappresentare, “Il mio nome è il simbolo della tua eterna sconfitta”. In campo la Roma ottiene la vittoria con i gol di Balzaretti e Ljaic su rigore. La quarta di 10 consecutive.

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