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Dal Dundee a Real e Chelsea: le notti magiche della Roma in Europa – FOTO

Luca Benincasa Stagni

L’ultimo capitolo. Una di quelli notti in cui essere romanisti è ancora più motivo di orgoglio. Solo 24 ore prima, il Napoli tanto elogiato da tutti cadeva sotto i colpi del Manchester City di Guardiola (non era più bravo Sarri?). Un giorno dopo, Di Francesco – lo si può dire senza problemi – la incarta a Conte. La Roma è padrona di Stamford Bridge, ma la dea bendata e gli errori grossolani della difesa giallorossa sembrano per un momento essere fatali. Prima David Luiz, poi Hazard. Due a zero. Mani in faccia, anche perché fino al 37’ la prestazione c’era stata. Dal gol del piccolo belga, però, la Roma mostra la sua anima feroce. Ferita ma non uccisa, la squadra di Di Francesco tira fuori le zanne. Kolarov spedisce un bolide alle spalle di Courtois: è l’inizio della rimonta. Nel secondo tempo è goduria (quasi) assoluta. Dzeko si scatena e trova un gol da vedere e rivedere. È 2-2. Ma sembra che possa succedere altro. E così è. Pennellata del solito Kolarov, capocciata del bosniaco ed il settore ospiti esplode. A casa si perde la voce. Purtroppo Hazard ci ha impedito di perderla completamente. Ma, al netto degli infortuni, una cosa si può dire: se la Roma di Di Francesco è quella di ieri sera, quest’anno si gode.

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