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Da Voeller a Dzeko, passando per Perrotta e Lamela: quando il secondo anno regala emozioni

Mirko Porcari

Intuizione di Franco Baldini, Philippe Mexès arriva alla Roma con la voglia di non far rimpiangere Walter Samuel: "È un predestinato", si affrettano a dire gli esperti ma la stagione 2004/2005 non regala ai romanisti la tranquillità dell'attesa. È l'anno dei cinque allenatori, da Prandelli a Bruno Conti la rivoluzione è continua, il giovane francese non riesce a dimostrare tutte le sue potenzialità (complici anche i problemi tra il suo ex club, l'Auxerre, la Roma e la Fifa), rimandando il discorso alla stagione successiva. Con Spalletti cambiano gioco e prospettive, Mexès diventa un punto fermo della difesa e getta le basi per un futuro da grande protagonista.

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