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"Non chiedetemi biglietti per Budapest".Lo sfogo di Daniele De Rossi sui social è sintomo della caccia senza esclusione di colpi che i tifosi della Roma stanno vivendo per cercare di entrare alla Puskas Arena. I tagliandi per la finale tra i giallorossi e il Siviglia sono, neanche a dirlo, esauriti nella parte messa a disposizione della Roma: 15.500 biglietti polverizzati in poche ore, anzi minuti. E con richieste che superano quota 50mila, in tantissimi sono ancora alla ricerca di una soluzione. Terreno fertile per i bagarini online, che ne approfittano per 'offrire' tagliandi a più di mille euro l'uno. Una piaga che i tifosi della Roma hanno vissuto già lo scorso anno per la finale di Tirana, dove il giorno della partita sono continuate le trattative private con biglietti rivenduti a carissimo prezzo. Lo scenario è identico quest'anno e in queste ore tanti sostenitori giallorossi stanno addirittura acquistando i tagliandi messi a disposizione dal Siviglia. Questo perchè alla Puskas Arena non ci sono barriere tra tifoserie.
A partire da ieri, il club spagnolo ha cominciato anche a inviare i codici per l'acquisto dei biglietti a tutti gli abbonati e tesserati che si sono iscritti lo scorso fine settimana. A ieri il dato parlava di 4400 tagliandi staccati, che ovviamente in questi giorni cresceranno. Il Siviglia inoltre sta cercando di ottenere più posti sui voli charter, da offrire agli abbonati e ai soci che vogliono recarsi a Budapest. E ha fornito sul proprio sito una lista delle agenzie di viaggio 'convenzionate' con il club: "In questo modo qualsiasi socio pagante che acquisti un biglietto per un volo charter, potrà usufruire del bonus club di 200 euro sul prezzo del viaggio".
Le categorie di posti allo stadio di Budapest sono quattro e vanno da 150 a 40 euro, di sicuro lontanissimi dai prezzi che si trovano nei vari annunci su internet. Per la Roma questo e altro, ma il problema è che alle spese per un biglietto maggiorato si aggiungono ovviamente quelle di viaggio. Ad esempio in questo momento non esistono voli diretti per il ritorno il 1 giugno da Budapest nella capitale. Anche per l'andata il 31 maggio, giorno della finale, non ci sono voli diretti prima delle 22.25. E in ogni caso i prezzi sono schizzati a più di mille euro tra andata e ritorno. E per tornare a Roma il 1 giugno è obbligatorio almeno uno scalo, magari con la coincidenza che slitta al giorno successivo. Anche partendo il 30 di maggio dalla capitale la situazione è praticamente identica, se non peggiore. E anche chi decidesse di fare ritorno il 2 di giugno andrebbe incontro a 8-900 euro di biglietti aerei. L'opzione leggermente più economica sarebbe tornare sabato 3, magari partendo lunedì 29. Ma questo vorrebbe dire una settimana di ferie e ovviamente di alloggio e altro.
Gli alberghi a Budapest non sono particolarmente cari, ma di posti ne sono rimasti veramente pochissimi. Su Booking il 91% delle strutture è sold out per la notte del 31 maggio. E chi ora è a caccia di un tagliando per la finale, con i prezzi dei bagarini e degli aerei, associati ad alloggi e spese varie, rischia di dover sborsare quasi o più di duemila euro per due giorni. Chi invece volesse avventurarsi in macchina, tra andata e ritorno dovrebbe guidare per circa 24 ore - senza considerare le pause - con una spesa comunque di almeno 450 euro per il viaggio. Inevitabilmente diversi tifosi rischieranno di avere biglietti aerei e hotel prenotati già tempo fa a prezzi più abbordabili, ma ora sono a caccia di un ingresso alla Puskas Arena. In questo caso la 'soluzione' ce l'ha proprio Daniele De Rossi: "Fatevi un bel tour di Budapest sui pullman dei turisti, ma non ve la prendete con me".
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