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‘RADIO PENSIERI’, MAIDA: “Ho la sensazione che questa Roma non sia al top sul piano fisico”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...

Redazione

CAGLIARI, ITALY - AUGUST 28:  Marco Sau of Cagliari scored the goal 2-2  during the Serie A match between Cagliari Calcio and AS Roma at Stadio Sant'Elia on August 28, 2016 in Cagliari, Italy.  (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

ROBERTO MAIDA:Quella della personalità mi pare una spiegazione un po’ generica per questo tipo di debacle. Ieri è stata un’altra sconfitta per come si era messa la partita. Come può essere un problema di personalità una partita che si mette così bene? Ti si era messo tutto sul velluto. Probabilmente ci sono dei problemi strutturali. Spalletti ha fatto un lavoro eccezionale, però nelle ultime due partite ha commesso degli errori, tra cui quello di rintanarsi come ha fatto ieri. Bisogna cercare di mantenere un atteggiamento aggressivo in grado di mettere sotto pressione il Cagliari, non bisogna dargli coraggio. Ho la sensazione che la squadra non sia al top sul piano fisico, è stato sottovalutato l’aspetto agonistico della preparazione. Nel pre-campionato la Roma ha affrontato soltanto amichevoli blande, poi però quando ti trovi a giocare contro avversari preparati rischi di fare brutte figure”.

ANDREA DI CARLO:Dzeko avrebbe bisogno anche di un episodio in cui gli dica bene per sbloccarlo. Lo vedo diverso, lo vedo molto di più dentro la squadra. Adesso, per esempio, è più un problema Salah che Dzeko. Se Salah è un titolare inamovibile, non si può fare solo un discorso relativo alla velocità di corsa. Sotto porta deve darti qualcosa. Ieri, ad esempio, un giocatore forte avrebbe segnato. Dal punto di vista tattico, il tridente leggero non mi convince. Una squadra forte deve avere un numero 9”.

CARLO ZAMPA:Ma c'è bisogno della migliore difesa del mondo per evitare il gol di Sau ieri o per evitare quello di Felipe con il Porto? Vermaelen ha fatto degli errori che nascono da una condizione ancora non buona. Alla fine sono errori individuali che in qualche modo hanno condizionato la partita, ieri era una partita talmente importante che andava benissimo portare a casa i 3 punti anche giocando male. La Roma non è ancora pronta ed io me l'aspettavo più pronta. Mi aspettavo una crescita dopo la partita di Oporto, e se Spalletti ha fatto determinati aggiustamenti è il sintomo del fatto che manchi un uomo a centrocampo. Al momento questa squadra non sa amministrare il risultato e gestire le partite, dando poi vigore all’avversario facendolo rientrare in partita”.

 

FABIO MACCHERONI:Come tutti, Spalletti ha delle colpe per quello che è successo in queste prime partite. Ha sbagliato a dire che questa sia la squadra più forte che abbia avuto, forse ha sopravvalutato qualche elemento. Forse ha delle colpe in sede di campagna acquisti, se sono giocatori che ha avallato ne paga le conseguenze. Non si tratta di mettere in discussione Spalletti, ma di mettere in discussione le nostre valutazioni. Abbiamo sopravvalutato anche noi questa squadra. Credo che la sconfitta in Champions abbia condizionato Spalletti, ieri l’ho visto in confusione, proprio come la Roma. Questa è una Roma di molte chiacchiere. Quando a mostrare i nervi fragili è anche l'allenatore, la cosa è preoccupante”.

 

IACOPO SAVELLI:Questo è un inizio di stagione che non si aspettava nessuno, a partire da Spalletti. Di partite buttate via in quel modo dalla Roma negli ultimi 15 anni ne ho viste almeno altrettanto. Se cominciamo a dire che è tutto finito facciamo un errore gravissimo, anche se bisogna dire che il risultato resta negativo, soprattutto per il morale. Una vittoria avrebbe dato un’assestata all’ambiente che ha subito un contraccolpo psicologico enorme. Sono due punti sanguinosi buttati via, ma io penso che il vero problema sia dal punto di vista psicologico. Quel buttarsi per terra da parte di Spalletti è la cosa che mi ha allarmato di più, ti dà l’idea di quanto fosse importante tornare a casa con i 3 punti da Cagliari”.

 

PAOLO FRANCI:Mi sembra che l’unico attaccante più o meno in forma in questo momento sia Dzeko, gli altri tre no, a partire da El Shaarawy che mi sembra irriconoscibile. Non avremmo parlato di Pjanic se le cose fossero andate bene. A me piace il calcio di Spalletti, ma ora non gli sta riuscendo”.

 

MASSIMO CECCHINI: "Tutta questa pressione che c'è aiuta oppure no, visto che qualsiasi situazione a Roma è vissuta come una specie di ultima spiaggia? Per esempio si può essere o meno d'accordo sul fatto di togliere la fascia a De Rossi, ma sono stati sbagliati i tempi. La comunicazione è fondamentale per il modo e per il tempo, così in questa situazione si è fatto di tutto un calderone tra De Rossi senza fascia, la squadra che prende gol inutili e Spalletti che si butta per terra. Non so se per Spalletti questa sia la squadra più forte che abbia mai avuto qualitativamente parlando, ma se lui dice certe cose io devo credere che siano vere, e poi queste cose gli verranno ridette, perché non posso credere che non pensi quello che dica. Non credo che Spalletti sia troppo avanti rispetto al gruppo che ha, anche perché quando gli allenatori sono troppo avanti significa che sono sbagliati".

 

MASSIMILIANO MAGNI: "Nella Roma non manca la qualità, manca la programmazione che ti permette di fare le cose nei tempi e nei modi giusti. La squadra ha accumulato vuoti e lacune che tenti di colmare, ma solo all’ultimo, e puntualmente è la difesa che ti manda 'in vacca' le partite. Hai venduto Pjanic pensando di sostituirlo con Strootman che però non c'entra niente".

UGO TRANI:La scena in cui Spalletti si butta per terra trasmette isterismo. Szczesny e Alisson? Secondo me ad oggi è meglio il polacco perché è abituato a conoscere i compagni, forse ha anche qualcosa in più anche sulle uscite. Vermaelen e Manolas non sono una coppia, ci vuole tempo, è una coppia che deve ancora nascere. Secondo me Manolas non è abbastanza sereno in questo momento. Spesso questa squadra ha dovuto ricostruire tutto o quasi in difesa, ma anche in attacco. Il centrocampo, invece, non è stato mai toccato troppo. Paredes? Gli darei le chiavi della squadra. Quest’anno Dzeko mi è quasi sempre piaciuto, gli manca solo un po’ più di continuità. El Shaarawy ieri mi è piaciuto, in partita c’è stato. Ieri è mancata la personalità, la Roma ha avuto paura. Mi aspettavo una reazione diversa dopo il Porto, una reazione un po’ più distesa. La gente è delusa perché si aspettava una Roma più competitiva all’avvio della stagione”.

 

ALESSANDRO ANGELONI:“Questa partita mi ha ricordato un altro Cagliari-Roma, quello dell’anno di Ranieri. Spalletti ha detto che è una squadra senza carattere e personalità, ha capito con lucidità quali sono i problemi della Roma. Partire con Florenzi terzino e Peres spostato vuol dire partire un po’ zoppi. Se Spalletti non vuole mettere il regista a centrocampo è perché evidentemente non si fida di quello che ha, Paredes. L’argentino ha bisogno di trovare una certa continuità vista l’età e la non eccezionale esperienza nel campionato italiano. La Roma con Strootman, Nainggolan e De Rossi non ha un pensatore di gioco.  La Roma avrebbe dovuto sostituire Mario Rui con un altro terzino di ruolo, non con Juan Jesus. La difesa titolare per me è Peres, Manolas, Vermaelen e Juan Jesus”.

 

MAURIZIO CATALANI:“Szczesny e Alisson nell’area di rigore sono due che hanno lo stesso difetto. Florenzi poi… Lo insegnano alla scuola calcio che non bisogna rinviare al centro dell’area di rigore. Non è l’inizio che ci aspettavamo, se non ci fosse questa Juventus le altre non stanno meglio. Con l’Udinese abbiamo visto un primo tempo pessimo e un secondo tempo buono ma i friulani sono scarsi. Adesso siamo di nuovo punto e a capo, esattamente come nella passata stagione. Spalletti ha un problema difensivo abbastanza grosso, non è sua la colpa ma di chi ha fatto in questi anni continui cambiamenti. Abbiamo recuperato Strootman, è una delle cose principali da sottolineare”.

MAX TONETTO:“Per trovare una grande squadra, la Roma ha bisogno di trovare equilibrio. Anche in caso di vittoria, Spalletti avrebbe detto le stesse cose. Passare in corso d’opera dalla difesa a 4 alla difesa a 3 è stato un azzardo, anche se Spalletti ha cercato di trovare un equilibrio. Il Cagliari ha messo in campo un ritmo che la Roma non aveva, i giallorossi non si sono fatti trovare pronti e questo non è accettabile. Ieri con Dzeko che ti dà una soluzione ancora diversa nel secondo tempo si doveva cambiare gioco, come si è visto nel gol del 2 a 0. I gol arriveranno sempre perché i giallorossi hanno qualità, bisogna però trovare l’equilibrio che ti permetta di non sbilanciarti troppo in avanti ed avere sempre una copertura difensiva. Paredes si migliorerà partita dopo partita: troverà lo spazio gusto e si rivelerà un grande acquisto per la squadra”.

 

LUCA VALDISERRI:“Mi sembrava che El Shaarawy stesse giocando una buona partita, il cambio è stato tattico perchè il tecnico voleva un centravanti di stazza. Comunque al posto dell’ex Milan è entrato Dzeko che ha servito Strootman per il 2 a 0. Spalletti chiede alla squadra un modo di giocare, ma naturalmente ci vuole del tempo per imparare dei meccanismi, soprattutto se si comprano giocatori a metà agosto. Inseguendo una duttilità che in questo momento non si può avere, si fa molta confusione. Gli ultimi 15 minuti sono stati agghiaccianti. Spalletti deve capire come in gran fretta può dare delle certezze a questa squadra. Il campionato è apertissimo, esclusa la Juventus le altre squadre sono tutte abbordabili”.

 

CHIARA ZUCCHELLI:“La Roma ieri sera mi ha lasciato di cattivo umore, però va detto anche che siamo solo al 29 agosto. Il cattivo umore c’è tutto così il tempo per riportarlo buono. C’è tutto il tempo quindi di intervenire sulle cose che non sono andate bene nelle ultime partite e rivedere una Roma bella e competitiva. Il club ha un allenatore bravissimo, una rosa forse incompleta ma comunque forte, ma vedendo la partita di ieri cascano le braccia. Ieri Manolas, considerando la qualità del giocatore, mi è sembrato meno all'altezza di Vermaelen”.

ROBERTO INFASCELLI:“Il Cagliari ieri aveva più benzina della Roma, ma questa squadra credo abbia del potenziale. Io non so se Spalletti ha esagerato quando ha dichiarato che questa Roma è la squadra più forte che abbia mai allenato, ma per me questa è la strada giusta. Serve un centrocampista che ragioni nei momenti difficili, perché vedo Paredes un po’ troppo lento per il gioco che vuole fare la Roma. Sono convinto che lavorando si potrà rivedere la Roma di Spalletti e forse anche qualcosa di più”.

FRANCESCA FERRAZZA:“Ieri la Roma non aveva il ‘piedino’, come l’ha chiamato Spalletti, ieri si è vista solo follia. Per me Vermaelen e Manolas sono due giocatori che col tempo creeranno un’ottima coppia. In difesa devono ancora conoscersi”.

PAOLO CENTO:"Non si può accettare che si giochi una partita di campionato in uno stadio pericoloso come il Sant'Elia. Dal settore ospiti non si vede metà campo, questa è una vergogna. La Roma è questa. Quando ha segnato il 2 a 1 Borriello, e non poteva non segnare, abbiamo tutti pensato che potesse fare anche il 2 a 2. La Roma non ha equilibro tattico e la difesa, sia per i giocatori che per il modulo. Anche Spalletti sta iniziando a sbagliare qualcosa, soprattutto nelle sostituzioni".

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