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Radja e Fazio in coro: “Derby alle spalle, testa a Madrid”. Monchi: “Qui per vincere”

Nainggolan prova a chiudere le polemiche dal Belgio: "Sabato ho giocato con gli antidolorifici". Il ds: "Quando dissi a Totti di smettere, mi tremavano le gambe". Trigoria, individuale per Florenzi e Schick

Melania Giovannetti

Conquistare il derby è stato bello e importante, ma non ci accontentiamo. Dobbiamo andare a Madrid per vincere e continuare il nostro percorso di crescita”, parola di Federico Fazio. La stracittadina con la Lazio è già passato in casa Roma: mercoledì alle 20.45 la squadra di Di Francesco scenderà sul campo del Wanda Metropolitano di Madrid per sfidare l’Atletico in una gara che potrebbe già significare qualificazione agli ottavi di finale della Champions League. Un risultato insperato fino a qualche mese fa, mentre ora è lì, alla portata della Roma. “Adesso è la cosa più importante per noi - spiega Nainggolan - Ci basta vincere in casa col Qarabag a dicembre, ma vorremmo qualificarci il prima possibile e magari arrivare primi nel girone”.

"HO GIOCATO IL DERBY CON GLI ANTIDOLORIFICI" - Nell’intervista che ha rilasciato al portale belga ‘Sporza’, Radja torna a parlare della questione infortunio che ha scatenato tante polemiche nel suo Paese: “Mi sarebbe piaciuto giocare contro Messico e Giappone perché tengo ai Mondiali, voglio cogliere ogni più piccola possibilità. Ma ero davvero infortunato. Ho giocato il derby con gli antidolorifici, ero all’80-85%. Quando mi è passato l’effetto avvertivo anche un po’ di dolore e anche per questo sono uscito un po’ prima. Non è colpa mia se mi sono infortunato con la nazionale”. Archiviata (si spera) la polemica, Nainggolan si sofferma anche sullo stato di salute della Roma. Guai, però, a pronunciare la parola scudetto: “Stiamo bene, ma in passato abbiamo parlato troppo spesso di scudetto e siamo rimasti delusi. Adesso guardiamo partita dopo partita e vediamo dove saremo a fine stagione”.

MONCHI E IL RETROSCENA SU TOTTI - Di diverso parere il ds Monchi: “Non dobbiamo avere paura di essere ambiziosi. Dobbiamo essere in una posizione tale che ogni anno possiamo vincere dei titoli - svela lo spagnolo a ‘El Mundo’ - Dobbiamo collocarci in modo costante nell'élite in modo che, quando c'è una possibilità, possiamo sfruttarla. Il mio obiettivo è realizzare quello che sognano i tifosi: vincere”. Nella lunga intervista rilasciata al quotidiano spagnolo, Monchi esce anche fuori dal campo e parla del suo primo approccio con il mondo giallorosso: “Abbiamo cercato di romanizzare un po’ di più la Roma. Di Francesco ha giocato qui, così come De Sanctis. E poi abbiamo Totti come manager, ovvero la Roma in persona”. A proposito dello storico capitano romanista, il ds ricorda anche il momento in cui gli ha parlato del suo ritiro dal campo: “Immagino che non sia stata la miglior notizia della sua vita, ma credo che almeno abbia apprezzato il fatto che gliel'ho detto guardandolo negli occhi. È stato importante per gettare le basi di un rapporto umano e professionale molto buono fra noi due. A me però tremavano le gambe, non lo stavo dicendo a uno qualsiasi ma a Francesco Totti”.

FAZIO: "SIAMO UN GRANDE GRUPPO" - Il merito dei risultati positivi della Roma va dato anche alla grande alchimia che si è creata nello spogliatoio giallorosso. “Al di là di chi gioca e chi no, siamo una squadra molto compatta sia in campo che fuori - racconta Fazio a Roma Radio - Questo si vede quando giochiamo. Abbiamo uno spogliatoio molto bello, anche i nuovi stanno facendo bene”. Il ‘Comandante’ torna poi a parlare del derby, ma sempre pensando alla gara contro l’Atletico (arbitra il fischietto olandese Kuipers): “Sabato sapevamo di dover pressare e giocare senza paura, rimanendo concentrati sulle loro ripartenze, ovvero la loro grande qualità. Siamo rimasti corti e abbiamo fatto una grande partita. Quella di mercoledì a Madrid sarà simile. La squadra di Simeone è compatta, non prende tanti gol e anche loro sono bravi nelle ripartenze”.

TRA TRIGORIA E LA FIGC - Stamattina la Roma si è messa al lavoro a Trigoria per preparare la sfida contro l’Atletico Madrid. Tanta tattica e focus sui calci piazzati e sulle conclusioni, dove Gerson si è messo in mostra con un gran gol di sinistro. Lavoro individuale programmato per Florenzi, ancora a parte Schick. Domani la squadra tornerà al ‘Bernardini’ - dove oggi è apparso anche Salvatore Esposito, l’attore che interpreta il personaggio di Genny Savastano in Gomorra - per l’allenamento di rifinitura, poi la partenza per la Spagna e, alle 18.30, la conferenza di Di Francesco e Perotti dal Wanda Metropolitano. Intanto da via Allegri arriva la notizia del giorno: Tavecchio si è dimesso dalla presidenza della Figc (“Colpa dello sciacallaggio politico”). In contemporanea alla conferenza show dell’ormai ex numero uno, Malagò ha dichiarato che mercoledì prossimo la Federcalcio sarà commissariata. Il calcio italiano è all’anno zero.