rubriche

‘RADIO PENSIERI’, CARINA: “Se Friedkin si avvicina non lo fa per essere socio di minoranza”

Redazione

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Goldman & Sachs ha chiuso da tempo i rubinetti nei confronti di Pallotta e dopo esser rientrata dell'ultimo finanziamento, ha collocato un bond sul mercato in qualità di garante dello stesso. Ecco da dove nasce l'esigenza per uno degli istituti più importanti al mondo di trovare nuovi investitori e l'augurio è che Mr. Friedkin, al di là delle grandi potenzialità economiche che emergono alla lettura delle sue aziende, abbia voglia di rilanciare il progetto sportivo, che negli ultimi due anni è stato decisamente mortificato e depotenziato, portando la Roma da una semifinale di Champions ad una annosa lotta per il quarto posto".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "Il patrimonio e il fatturato delle aziende di Friedkin è sterminato: questo signore non è solo un rivenditore di auto in 5 stati americani, ha investito in beni immobili per centinaia di milioni di dollari, ha una società proprietaria di oltre 50 tra alberghi, resort di lusso e ville, ha investito in una società che produce film, video games, serie tv negli States. Parliamo dunque di un gruppo che ha potenzialità enormi, che ha diversificato i propri investimenti, che fonti accrediti descrivono fortemente convinto di investire nella Roma. L'intendimento che filtra è quello di rilanciare il progetto sportivo e commerciale della Roma, altrimenti non sarebbe venuto qui di persona e soprattutto non avrebbe deciso di valutare un'offerta vincolante in un momento storico delicato per il club dal punto di vista dei costi e dell'indebitamento complessivo"

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Bisognerebbe capire quanto Friedkin abbia sottoscritto di questo bond. Poi ci sarà un aumento di capitale e potrebbe intervenire nella quota di Pallotta. Se si avvicina alla Roma non lo fa per essere un socio di minoranza, ma di maggioranza. Per ora non c'è un incontro in agenda, ma tra un mese sembra dover tornare qui. Poi la forbice tra domanda e offerta mi sembra ancora ampia perché è di 200 milioni circa".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Pallotta è molto rilassato in questo periodo e non sta vivendo con ansia questa presunta cessione del club. Mi sembra abbastanza deluso invece da come sono andate alcune cose come l'iter dello stadio o per le proteste avute per gli addii di Totti e De Rossi. Ora dobbiamo capire se tutto andrà in porto per la cifra che vuole lui e se inserirà o meno il progetto stadio all'interno. Friedkin? La prima cosa che dovrebbe fare da eventuale nuovo proprietario sarebbe portare nuovo entusiasmo a suon di acquisti".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La Roma non è in una situazione di emergenza, non è certo una società che rischia di fallire. La gestione del club è serena, credo che l'avvento di un nuovo proprietario che vorrebbe fare lo stadio ma che non lo ritiene imprescindibile e che soprattutto non si intestardirebbe nel costruirlo a Tor di Valle possa togliere problemi a molti."

Antonio Felici (Centro Suono Sport - Te La Do Io Tokyo - 101,5): “La soluzione Roma-Fiumicino sarebbe perfetta per lo stadio, avresti tutto: strade e trasporti. Se Pallotta va via è perché ha capito che i suoi obiettivi non può raggiungerli. Il nuovo proprietario per fare un nuovo impianto dovrebbe fare una cosa molto semplice: andare in una zona libera, che non ha problemi, che ha buoni collegamenti. Florenzi? Mi batto da anni affinché non faccia più il terzino, ma non è da terza scelta scelta. Se la considerazione del giocatore è questa, non ha senso che resti a Roma. Lo dico per lui".

Francesco Balzani  (Centro Suono Sport - Te La Do Io Tokyo - 101,5): “Friedkin non è interessato allo stadio a Tor di Valle, avrebbe altri obiettivi e priorità. L’offerta di 600 milioni mi porta a pensare che non comprende il progetto stadio, altrimenti sarebbe più alta. Florenzi all’Inter? Non credo a un trasferimento definitivo, più a un prestito con riscatto. Restare a Roma come terza scelta in tutti i ruoli non ha senso".

Roberto Infascelli (Nsl Radio e Tv – 90.0): “Entro Natale Dan Friedkin dovrebbe terminare la due diligence e formulare poi la prima offerta ufficiale. La cessione della Roma viene vista da molti come un’accelerata per lo stadio. E’ curioso che Pallotta venda con lo stadio così vicino…lui lo avrebbe voluto un nuovo investitore come socio di minoranza. Pallotta è rimasto molto seccato dalle critiche ricevute per le vicende di Totti e per De Rossi. Mi metto nei panni di un uomo americano di Boston che si trova lontano dall’idea di calcio romana e per lui offrire dei ruoli dirigenziali in società è molto importante. Lo sforzo di capire i tifosi della Roma lo avrebbe dovuto fare. Pellergini mi ha stupito, non pensavo fosse così forte, è un giocatore di un’intelligenza superiore. Peccato per l’infortunio che ha frenato un avvio di stagione dominante. Totti non a caso fece il suo nome per parlare della Roma futura”.

Patrick Vom Bruck (Nsl Radio e Tv – 90.0): “La notizia che Balotelli ha lasciato il campo ieri in allenamento non è positiva per la Roma…Non possiamo avere paura di lui e non si può perdere sempre del tempo a parlare di lui. Forse il più grande bluff del calcio italiano degli ultimi 20 anni. Secondo me Diawara sarà titolare a centrocampo al posto di Mancini che tornerà in difesa. Pellegrini giocherà una buona parte della partita ma non scenderà titolare, ci saranno degli impegni importanti non lo rischierà domenica.  Zaniolo mi ricorda Berardi, che una volta non andò in Under 21 e fu considerato e descritto come cattivo ragazzo. E’ dura togliersi questa etichetta dopo che te l’hanno attaccata. Zaniolo è un giocatore giovane e molto fisico che non mi sembra ha atteggiamenti sbagliati fuori e anche dentro il campo. Ha commesso degli errori sicuramente, ma può migliorare, non è cattivo o arrogante. Dovrà far parlare il campo. E’ successa la stesa cosa con Totti, ha dovuto vincere un mondiale per zittire tutti”.

Carlo Zampa (Nsl Radio e Tv – 90.0): “Io sulla questione stadio ero convinto che anche con la fumata bianca Pallotta avrebbe pensato ad una cessione della Roma. Perché questo è il suo lavoro, prendere una società per valorizzarla e poi cederla. Vediamo se si concretizzerà anche se tutto sembra andare in quella direzione. Sembrerebbe la trattativa più lineare e sbrigativa, a differenza delle ultime vicende societarie che hanno angosciato i tifosi della Roma. Lo stadio anche per Friedkin credo sia una questione centrale. Pallotta ha una mentalità americana diversa dalla nostra, ha commesso degli errori perché non si è calato nel mondo Roma. L’esempio è l’atteggiamento verso Totti e De Rossi, che ha peggiorato ulteriormente i rapporti con la tifoseria, che non erano felici neanche all’inizio. Quando compri un bene in un altro paese che si basa sui sentimenti, sull’affetto, sull’appoggio popolare devi considerarlo nella sua totalità. Le voci sulla cessione della società secondo me non allontanano dal campo i giocatori, anzi può rappresentare un incentivo, perché stiamo parlando di una società importante ”.

Roberto Renga (Radio Radio – 104,5): “Cellino ha sbagliato a esonerare Corini, con lui il Brescia era una squadra. E’ difficile sapere cosa ha in testa Friedkin, non lo conosciamo. A Roma non siamo abituati ad avere un presidente presente, Friedkin è già stato nella capitale molte volte. Con una nuova proprietà vorrei vedere una squadra forte, siamo stanchi delle cessioni dei giocatori più importanti. Non so a chi potrebbe affidarsi, non so se è un esperto ma io credo che farà bene”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio – 104,5): “Se Friedkin viene ancora una volta a Roma prima di Natale sarebbe già un record considerando che Pallotta non mette piede nella capitale da più di 500 giorni. Se c’è una nota della società che conferma la trattativa significa che si è a buon punto, è una notizia positiva. L’indizio più importante è che il magnate statunitense ha già detto di tornare a Roma prima del 2020. Stiamo parlando della eventuale cessione di una delle più importanti squadre del calcio italiano”.

Franco Melli (Radio Radio – 104,5): “La tredicesima di campionato è una giornata pro-Roma, può recuperare punti alle avversarie. Io credo che considerando la cessione della società la Roma avrà un bel regalo di Natale”.

Furio Focolari (Radio Radio – 104,5): “La Roma incontra domenica il Brescia, l’ultima squadra in classifica, destabilizzata dal comportamento di Balotelli. I giallorossi ne devono approfittare”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio – 104,5): "Roma-Brescia sarà interessante anche per la sfida Zaniolo-Tonali. Il romanista sta attraversando un momento d'oro, il centrocampista delle rondinelle è un fenomeno, merita un posto da titolare in Nazionale, ma certo da solo domenica può fare davvero poco. Friedkin? Gli americani guardano al business. Se non ce l'ha fatta Pallotta in dieci anni a sviluppare il programma che aveva in mente, chissà se ci riuscirà il successore? Spero che si possa contruire una squadra che possa dare soddisfazioni ai suoi tifosi. Castrovilli alla Roma? Lo vedrei bene...".

Xavier Jacobelli (Radio Radio – 104,5): "Ora vediamo se questa trattativa di passaggio di consegne per la Roma andrà in porto. Spero che, qualora avvenga, il nuovo patron possa essere più presente a Roma, o lui o un suo uomo fiducia. Occhio al Brescia senza Balotelli: Grosso medita di tornare per sempre a Torregrossa e Donnarumma, l'attacco che ha regalato la promozione alla squadra. Una mossa intelligente". 

Nando Orsi (Radio Radio – 104,5): "Il bilancio di Pallotta è negativo per i risultati ottenuti, ma non per gli acquisti. Lui ogni anno ha provato a rendere la squadra più forte, ma ha trovato una Juve che per otto anni non ha dato scampo a nessuno. Io spero che il futuro patron della Roma pensi a migliorare la squadra, non solo a fare lo stadio. Castrovilli alla Roma? Io credo che debba are ancora un paio di anni alla Fiorentina, prima di fare il salto. Roma-Brescia? Dico 1".