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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Nessun timore dell’Inter”. PRUZZO: “I nerazzurri si giocano tutto”

Redazione

 

 

UGO TRANI:"Oggi è il lutto della comunicazione. Ieri ufficialmente è stato mancato di rispetto al capitano della Roma. La storia di ieri non è finita ci sarà altro. Si andrà avanti perché è un estratto del discorso. Ormai qualsiasi cosa dice Baldissoni, avviene il contrario. Chiamò tutti i suoi amici dicendo che Garcia non andava via. Non può fare il direttore generale. Continuano a mancare di rispetto a Totti, ma non frega niente a nessuno. Spalletti ha detto più volte che lui in questo discorso di Totti non entra, non vuole entrarci. L’unica cosa che dovrebbe dire, perché sarebbe giusto, è che la società ha agito in maniera poco corretta nei confronti del Capitano, quando ne ha parlato da Roma o da altrove".

MASSIMILIANO MAGNI:Una gestione di Totti disastrosa sul piano della comunicazione. E’ possibile che non ci sia una dirigenza che abbia lo spessore per dire a Pallotta che il rinnovo di Totti va fatto perché conviene a tutti? Si dovrebbe trovare un Presidente che aiuti Pallotta. Lui rimarrebbe proprietario, ruolo che fa benissimo. Qualcuno si prenda la Roma e la diriga. Ma quanto mai potrebbe costare il rinnovo di Totti? Non ha senso non rinnovargli il contratto. Se la società domenica avesse messo nero su bianco le parole di Pallotta di ieri, ci sarebbero state le successive smentite e le controsmentite? Tu della comunicazione della Roma devi sempre essere pronto. Non si doveva arrivare a questo punto. ".

LUCA VALDISERRI: “Quello che non mi piace di questa proprietà è la mancanza di rispetto verso gli altri. Totti aveva capito che non gli sarebbe stato rinnovato il contratto, ma un conto è darne una vera ufficialità, un altro è ufficializzarlo in questo modo. Le parole che dice Pallotta messe in un altro contesto non sono criticabili e lo sa anche Totti. Ma c'è modo e modo".

MASSIMO CECCHINI: “Credo che quelle di Pallotta siano parole sfuggite. Sono parole dette in libertà. Con la naturalezza di chi è lontano dall’epicentro del problema e si sente sciolto da ogni problema. L’effetto finale però mette in difficoltà chi sta a Trigoria. Il problema è che la comunicazione della Roma non conosce l'agenda presidenziale perchè è il proprietario e fa come vuole. Pallotta è un uomo di pancia".

MAURIZIO CATALANI:Quando ho sentito le parole di Pallotta all’inizio pensavo ad una boutade. La comunicazione della Roma è un popolo che non c’è. Non capisco se la modalità con la quale Pallotta dice le cose sia scientifica o esprime semplicemente quello che gli passa per la testa. So solo che si parla di un finanziere di spessore e Pallotta dovrebbe capire scientemente cosa dire e quando dirlo".

ALESSANDRO ANGELONI:"Credo che Pallotta le cose dette ieri le abbia dette a Totti quando stava a Roma. Il problema sta nell'esternazione pubblica del Presidente. Fossi Totti prenderei e me ne andrei. Io la figura del sopportato non la farei. Giocherà all'estero? E' complicato ma forse potrebbe accettare di giocare in un club estero con altri campioni. Quello che è difficile è capire come si porrà Totti nei confronti della sua Roma. Quello che la Roma non capisce è che Totti vorrebbe partecipare ad altre vittorie della Roma. Non è un fatto solo calcistico. Dopo la figuraccia di ieri gli farei firmare un contratto in bianco. Io credo che all'inizio Pallotta si sia affidato molto alla comunicazione della Roma. Da un pò di tempo invece mi sembra vada un pò per conto suo".

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