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L’Avversario: la Lazio di Reja

(di Alberto Balestri) Il ritorno di Reja sarà stata una minestra riscaldata, ma la pietanza è ancora buona: la Lazio ha totalizzato undici punti in cinque partite mettendo in difficoltà anche la Juventus.

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(di Alberto Balestri)Il ritorno di Reja sarà stata una minestra riscaldata, ma la pietanza è ancora buona: la Lazio ha totalizzato undici punti in cinque partite mettendo in difficoltà anche la Juventus. L’unica nota stonata è stata l’uscita dalla Coppa Italia contro il Napoli, un’eliminazione che impedito ai bianco celesti di disputare altri due stracittadine che si sarebbero dovute giocare a cavallo con questo derby. Il merito di Reja è stato quello di ridare fiducia a coloro che erano stati messi da parte dal suo predecessore Petkovic: ci riferiamo ad Andre Dias e Ledesma, che sono tornati ad essere due punti di riferimento della squadra. I rapporti con Petkovic e parte della squadra, infatti, erano inesistenti, per di più il tecnico slavo era andato in confusione tecnico-tattica, e aveva la testa al suo prossimo impegno, quello di commissario tecnico della Svizzera dopo i mondiali. L’unica attenuante di Petkovic è stata quella di non poter contare su elementi fondamentali come ad esempio Klose, ma anche di altri infortunati come Radu, Biava, e Konko. Un altro fattore determinante per la rinascita bianco celeste è stata la scoperta di Berisha, che non sta facendo rimpiangere l’infortunato, ma in fase calante Marchetti.

Altra bella scoperta in casa Lazio è stato Keita: il senegalese naturalizzato spagnolo sta mettendo sempre più in mostra la sua classe, e con Reja ha tutto da imparare. Un’altra novità, invece, è il modulo: Reja ha adottato il 3-4-2-1, schieramento che rende la Lazio più compatta, e che non le fa correre molti rischi di prima. Reja tiene molto a questo derby al punto da far svolgere le sedute in allenamento a porte chiuse con tanto di teloni, ma la verità è che probabilmente assisteremo ad una Lazio arroccata che cercherà di ripartire in contropiede con la fantasia del già citato Keità, del “romanista” Candreva, e di Lulic. Non ci sarà Biglia: l’argentino, infatti, è stato squalificato. L’allenatore friulano potrà contare sul ritorno di Mauri, a cui il Tnas ha ridotto la squalifica per il calcio scommesse. Il capitano della Lazio dovrebbe partire dalla panchina, visto che non ha i novanta minuti nelle gambe, ed il suo ingresso potrebbe essere un problema per la Roma di Garcia. E’ altrettanto vero, però che Reja teme la Roma: la battuta spiritosa infelice sull’augurio di eventuali infortuni ai calciatori giallorossi né è la prova, ma ricordiamoci che il tecnico bianco celeste si è scusato, e questo per il calcio di oggi è un gesto molto nobile. Se le cose sul campo vanno bene, la Lazio ha ancora problemi societari: la campagna acquisti di gennaio, infatti, è stata negativa, perché come ha detto Reja, “nessuno vuole venire alla Lazio”. Gi unici arrivati, infatti, sono stati Helder Postiga, e Kuita. Perfino Hernanes non è stato sostituito, e sembra che molto giocatori abbiano chiesto ai propri procuratori di cambiare squadra. Lotito avrà pur salvato la Lazio dal fallimento, ma questo salvataggio gli si sta ritorcendo contro. E non dimentichiamoci del 26 maggio: dopo la vittoria contro i giallorossi, i tifosi si aspettavano rinforzi di spessore, e invece non è arrivato nessuno. La tifoseria è sempre più arrabbiata, e contro il Sassuolo è prevista una contestazione, anche in caso di vittoria nel derby.

GLI ULTIMI PRECEDENTI IN “CASA BIANCO CELESTE”

Lo scorso anno la Lazio vinse 3-2: al gol di Lamela al 9' rispose Candreva su punizione, complice una papera di Goicoechea, mentre al 43' Klose firma il gol del sorpasso. La Roma va in bambola, e alla fine del primo tempo De Rossi si fa espellere dopo aver scaglianto una manata in faccia a Mauri. Nella ripresa al 48’ lo stesso Mauri segna il terzo gol. La gara sembra essere chiusa, ma all’86’ una punizione dalla lunga distanza di Pjanic coglie impreparato Marchetti. Il bosniaco, invece di esultare, insulta Zeman, per poi scusarsi a fine gara. La Roma ci crede, ma la conclusione del brasiliano Marquihno, che aveva anticipato il meglio piazzato Osvaldo, finisce al lato. L’anno prima, invece, la Lazio aveva vinto 2-1: la Roma aveva segnato con Osvaldo al 4’, ma i bianco celesti avevano pareggiato con Hernanes su rigore al 50’. Al 94’ Klose segna il gol della vittoria. L'ultimo pareggio in cui la Roma giocava “in trasferta” è accaduto nell'ormai lontana stagione 2003-20045: si trattava, infatti, della ripetizione del derby che era stato interrotto all'inizio del secondo tempo, col risultato di 0-0, perché si era sparsa la voce falsa, che era morto un bambino a seguito di alcuni scontri tra sedicenti tifose, e le forze dell'ordine, che proseguirono tutta la notte. La gara fu recuperata il 21 aprile, e finì 1-1 con rete di Corradi al 40’ e pareggio di Totti su rigore al 61’. L'ultima vittoria giallorossa in casa bianco celeste, invece, si è verificata nella stagione 2010-2011: finì 0-2, con due rigori realizzati da Borriello al 53’, e Vucinic all’89’.