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Il flirt sta diventando una storia seria. Ora serve una prova d'amore. Come riporta Matteo Pinci di La Repubblica, la situazione tra Nicolò Zaniolo e la Nazionale è al punto di svolta. Questa stasera, al Renzo Barbera di Palermo, il ct Roberto Mancini chiederà al classe '99 di dimostrare di essere cresciuto. Di aver raggiunto la maturità e la condizione psicofisica ideale per far parte del gruppo azzurro proiettato già all'Europeo. Per non lasciar nulla di intentato, l'ex tecnico del City è pronto a mettere Nicolò nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio: attaccante esterno nel tridente, il ruolo con cui negli ultimi dodici mesi ha stupito a Roma con Fonseca. Mancini lo vede centrocampista, lo ha detto pubblicamente, eppure sta seriamente pensando di fare un passo indietro, per smussarne i limiti tattici: l'attitudine a difendere, a muoversi come una mezzala non è più la stessa. In cambio ha guadagnato una discreta propensione a trovare la porta: già 5 gol stagionali, non male per un centrocampista.
In Zaniolo, Mancini rivede se stesso, in qualche forma: dopo averlo lasciato fuori per punirlo del ritardo all'Europeo U21, gli parlò esprimendogli la sua fiducia e ha ripreso a convocarlo, al contrario del compagno di giochi Kean. Mancini non l'ha detto apertamente, ma tra le maglie di un discorso generico si coglie un certo riferimento al ragazzo che ha stupito Roma: "Mi aspetto una grande prova da chi non ha giocato in Bosnia e deve ancora dimostrare di meritare di essere qui". Discorso che potrebbe valere per tanti azzurri, da Biraghi a Romagnoli a Chiesa. Su di loro però il ct si è sbilanciato,
annunciandoli in campo: su Nicolò ha lasciato pendere il dubbio. La linea del ct è chiara: "Alcuni giovani hanno avuto una chance e l'hanno colta al volo. È quello che devono fare i ragazzi che sono qui". Zaniolo è pronto.
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