Roma-Sampdoria 3-1, finale Coppa Italia 1991

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Nel 1991 la Roma ha conquistato la settima coppa Italia della sua storia, vincendo il doppio confronto della finale con la Sampdoria, aggiudicandosi l’andata, per 3-1 all’Olimpico il 30 maggio (mentre il ritorno a Genova è finito 1-1)
Redazione

A cura di Laura Novelli

Introduzione

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Nel 1991 la Roma ha conquistato la settima coppa Italia della sua storia, vincendo il doppio confronto della finale con la Sampdoria, aggiudicandosi l’andata, per 3-1 all’Olimpico il 30 maggio (mentre il ritorno a Genova è finito 1-1). Erano ancora gli anni in cui la finale si decideva in due gare, andata e ritorno, era la 44ma edizione del trofeo. I giallorossi erano guidati da Ottavio Bianchi e proprio in quello stesso anno, otto giorni prima, avevano giocato la finale di ritorno, di Coppa Uefa contro l’Inter (persa poi nel doppio confronto con i nerazzurri). Lo stadio Olimpico il 30 maggio si era fatto trovare pronto, come era successo già il 22 dello stesso mese, solo otto giorni prima. E una settimana dopo la partita dell’addio al calcio di Bruno Conti, che proprio per il 23 maggio 1991 aveva fissato la serata per salutare la sua gente, senza pensare e sperare, forse, che la sua Roma in quella stessa settimana si sarebbe giocata due competizioni. E dopo il ko in Europa, i tifosi si sono fatti trovare di nuovo pronti per spingere ancora la loro squadra in una serata importante. Il primo turno della Coppa Italia è cominciato il 26 agosto del 1990 (con le migliori 10 della C1, tutta la serie B e le due peggiori della massima serie), ma la Roma è entrata in gioco nel secondo turno, quello dedicato alle migliori 16 della Serie A, il successivo 5 settembre. E in quell’occasione i giallorossi hanno giocato contro il Foggia, vincendo l’andata per 1-0 e il ritorno per 3-1. Superato il turno, è arrivato il momento della fase finale della competizione. Così, andata il 14 novembre, ritorno il 21, si sono giocati gli ottavi del torneo e la Roma ha incontrato il Genoa battendola nella prima gara per 2-0, mentre il ritorno è finito 1-1. Nello step successivo, ai quarti di finale, è arrivato il momento di scontrarsi con una delle big della serie A, la Juventus. L’andata del doppio confronto è finita 1-1, mentre la Roma si è aggiudicata il ritorno per 2-0. Avanti con i giallorossi sono andati Napoli, Samp e Milan. E proprio contro i rossoneri, la squadra di Ottavio Bianchi si è giocata la semifinale portando a casa uno 0-0 nell’andata e vincendo il ritorno per 1-0. La Roma il 2 aprile del 1991 ha conquistato la finale che avrebbe giocato contro la Sampdoria – che si era appena laureata campione d’Italia - vittoriosa nel doppio confronto con il Napoli. Le date erano stabilite, la Roma avrebbe giocato in casa il 30 maggio e il ritorno a Genova, il 9 giugno del 1991.

Il racconto della partita

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Ed è stato proprio con la gara dell’Olimpico che i giallorossi hanno messo le mani sulla coppa, vincendo con un largo 3-1. Un risultato, a detta di tutti, meritato dalla Roma che non si è fatta scoraggiare dopo il pareggio della Samp. Andando con ordine, la squadra di Bianchi è partita bene, tanto che al 12° si è portata subito in vantaggio con autogol del Pellegrini doriano. I blucerchiati sono scesi in csmpo dando la sensazione di controllare la gara, sistemati sul campo e abili a far girare la palla senza girare troppo loro con Vialli rifinitore e Mancini prima punta, un sistema forse studiato per disorientare la difesa della Roma. E il primo affondo pericoloso è arrivato dalla Roma, al 5° minuto con un passaggio tra Di Mauro e Rizzitelli davanti alla porta, ma Pagliuca ha neutralizzato il tiro. Sette minuti dopo è arrivato il vantaggio della squadra di Bianchi, con un calcio d’angolo di Desideri che ha colto impreparato Luca Pellegrini che, nel tentativo di allontanare la palla, ha fatto un autogol di testa. Poi ancora Roma, al 19° con un’azione perfetta Rizzitelli ha superato Mannini e servito Voeller che gli ha restituito il pallone, servito Desideri ha mandato alto. I giallorossi erano in netta superiorità, di gioco e di spinta rispetto ai blucerchiati, ma il loro vantaggio è durato poco più di un quarto d’ora.

Al 29° la Samp ha pareggiato, con una punizione di Roberto Mancini che ha servito Katanec che ha segnato anche lui di testa. Uno a uno palla al centro, la Roma non aveva nessuna intenzione di mollare e ha spinto per riprendere subito in mano la partita, soprattutto grazie alla grinta di Giannini che non ci voleva proprio stare a lasciare andare così il risultato e con lui anche Carboni che era in una serata decisamente buona. In attacco, sostenuto dai compagni, Rudi Voeller ha cominciato a far girare la testa a Vierchowod. E proprio il tedesco ha dato il via ad un’azione d’attacco che ha messo in difficoltà tutta la fase difensiva della Samp, ha servito Berthold che ancora di testa ha mandato il pallone alle spalle di Pagliuca, era il 35° e la Roma era di nuovo in vantaggio. A quel punto i blucerchiati hanno trovato la forza di provare a rialzarsi ma all’ennesimo affondo dei giallorossi, Katanec ha atterrato Desideri provocando un rigore trasformato da Voeller. Le squadre sono andate al riposo sul 3-1 per la Roma. Al rientro in campo, la Samp ha provato a spingere per cercare di ridurre la differenza reti ed è stato di Vialli il primo tentativo finito al lato. Ancora Sampdoria, scesa in campo per la ripresa, decisamente più convinta con la Roma schiacciata nella propria area. Solo al 57° i giallorossi sono riusciti a superare la trequarti con un contropiede di Voeller che ha servito Desideri che non è riuscito a chiudere definitivamente la partita.

Poi è stata ancora la volta della Sampdoria, al 66° di nuovo con Vialli che è stato bloccato da Di Mauro, poi al 72° è stata la volta di Lombardo, servito da Cerezo, che non è riuscito a concludere perché ostacolato proprio da Vialli che, per la troppa foga, ha ostacolato il compagno fermato da Nela. All’82° si è rivista di nuovo la Roma con Muzzi che però ha superato la traversa e poi è stata la volta di Voeller, fermato da Pagliuca. Mancava poco al fischio finale e la Roma ha fatto di tutto per tenere il risultato, in vista del ritorno ed è arrivata di nuovo al tiro con Giannini che ha impegnato Pagliuca. Pairetto ha fischiato la fine. La Roma ha potuto guardare con ottimismo alla gara di ritorno, in programma 10 giorni dopo a Genova. La Samp, in quell’occasione, non è riuscita ad andare oltre l’1-1 (con gol di Voeller al 59° e autogol di Aldair al 79°), e i giallorossi si sono assicurati la vittoria del torneo.

 

Tabellino

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AS Roma Sampdoria 3-1, Roma Stadio Olimpico (55.067 spett.)

AS Roma: Cervone, S. Pellegrini, Aldair, Nela, Carboni, Berthold, Di Mauro, Desideri, Giannini (83' Gerolin), Rizzitelli (76' Muzzi), Voeller.

A disposizione: Zinetti, Tempestilli, Salsano.

All.: Ottavio Bianchi

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, L. Pellegrini, Vierchowod, Katanec (84' Ivano Bonetti), Lombardo, Pari, Cerezo, Dossena (84' Giovanni Invernizzi), Mancini, Vialli.

A disposizione: Nuciari, Lanna, Branca.

Allenatore: Vujadin Boskov

Arbitro: Pairetto (Torino)

Marcatori: 12' L.Pellegrini (aut.), 29' Katanec, 35' Berthold, 40' Voller (rig.).

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