Pasalic prima e poi Locatelli si annotano targa e indirizzo di casa del belga. Lo segue, lo spia, tenta di carpirne segreti e metri. Ci riesce decisamente bene nel primo tempo. Il Ninja non trova lo spazio per far scorrere la cresta e si mette a scodellare palloni non da lui. Ma il Vip è lui, e gli basta un pallone, uno sguardo, un pertugio: taaac e Milano va in bambola. Da quel momento torna il pitbull che tutto azzanna e niente lascia al caso.
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