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Stadi: gli altri cantano, l’Olimpico piange. In Serie A solo Roma è senza tifo – FOTO

Niccolò Mastrapasqua

Come a chiudere un piccolo cerchio il posticipo domenicale ha visto i giallorossi conquistare agevolmente i tre punti. I 25.820 (tutti da verificare dato che molti tifosi non entrano per protesta pur avendo pagato l'abbonamento) rappresentato un dato triste per chi conosce le abitudini dei romanisti. Solitamente, dopo la sconfitta della Juve e con la possibilità di aggredire il primo posto, ci sarebbero stati almeno 40.000tifosi pronti a spingere i capitolini, e il numero contenuto, si fa per dire, sarebbe stato il risultato del mix letale carobiglietti-posticiposerale-avversariononblasonato.

Ma di ordinario e razionale in quello che sta succedendo a Roma c'è poco o nulla. Oltre al vetro divisorio in curva vanno addizionati i parcheggi a 2km di distanza dall'impianto e lo scrupolo maniacale con cui viene fatto rispettare il regolamento dello stadio. Un esempio: è capitato che un tifoso (non ultras) si fosse seduto sul ballatoio per parlare con un amico, dando le spalle al campo per una decina di minuti. Un paio di giorni dopo ha ricevuto una convocazione da parte della polizia e una volta arrivato in caserma gli sono state mostrate delle foto che lo ritraevano per l'appunto appoggiato sul corrimano. Successivamente è stato pregato di non ripetere questo comportamento, pena una multa e in caso di recidiva una diffida.

Non certo un clima amichevole verso i tifosi. Se questo non bastasse - e basta -, i coraggiosi che frequentano lo stadio sono costretti a levarsi le scarpe e ad essere perquisiti per tre volte in pochi metri. Una volta superate queste peripezie si entra in un impianto-teatro totalmente privo di ogni colore e di tifo, in cui si sentono addirittura i tocchi del pallone e le urla in campo dei giocatori. Tutto questo mentre in ogni stadio d'Italia si continua a tifare come è sempre stato. Tutto questo nel quasi totale silenzio generale. La Roma nelle ultime settimane si è fatta sentire al riguardo. Totti, Florenzi e De Rossi si sono espressi a favore dei tifosi che non entrano, invitando le istituzione a "levà 'ste barriere", come ha chiosato il numero dieci della Roma. La cosa certa è che qualcosa dovrà cambiare perché la Roma senza i suoi tifosi perde gran parte del suo fascino e perché vedere lo stadio della Capitale d'Italia ridotto ad un'astronave silenziosa è triste, oltre che ingiusto.

 

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