Leandro Paredes ha ormai assunto da tempo il ruolo di leader tecnico del centrocampo della Roma e la sua assenza ieri contro il Napoli si è sentita particolarmente. L'argentino era, infatti, out per squalifica e Daniele De Rossi ha schierato al suo posto Edoardo Bove da titolare per poi sostituirlo con Renato Sanches intorno alla metà del secondo tempo. I due, sulla carta, sono dei pari ruolo del centrocampista campione del mondo, ma le caratteristiche fisiche e il modo di interpretare quella posizione di campo non hanno avuto la stessa efficacia che di solito imprime il 16 giallorosso. Partendo dal talento classe 2002, la sua prestazione si avvicina alla sufficienza ma con particolari lacune che sono risultate decisive durante la gara. Troppo poco presente in fase di inizio manovra con soli 37 tocchi, un numero basso per un giocatore che dovrebbe dare il via all'azione offensiva giallorossa. Anche in fase di interdizione non ha reso al meglio, risultando troppo debole nei contrasti (5 vinti su 12) e lasciando tanto spazio alle avanzate del Napoli, soprattutto per vie centrali. La funzione di diga davanti alla difesa, oltre che di regista, è da migliorare, come dimostrano anche i 7 possessi persi e i 2 dribbling subiti, come riportato dai dati di Sofascore. Completamente da dimenticare, invece, la partita disputata da Renato Sanches, entrato al 69' proprio per il compagno Bove. Quasi mai presente in mezzo al campo per andare in aiuto dei compagni di squadra e poco brillante palla al piede. Il fallo che ha causato il calcio di rigore è l'errore fatale che poteva costare alla Roma la sconfitta. Un intervento ingenuo da terra su un Kvaratskhelia che aveva di fronte ancora buona parte della difesa prima di puntare con decisione la porta. Chi ha provato - almeno geograficamente - a sopperire all'assenza di Leandro è stato Cristantecon tanti tocchi (103) ma con poca precisione nei suggerimenti che ha rallentato la manovra di suoi. Bryan ha saputo offrire tanta quantità con meno qualità, essenziale per chi deve essere il metronomo della squadra.
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Roma, Paredes insostituibile: Bove e Sanches non convincono De Rossi
L'importanza di Paredes
—Nessuno dei tre, dunque, è riuscito ad interpretare al meglio un ruolo come quello di Paredes che si è dimostrato fondamentale in queste partite per la formazione di De Rossi. L'argentino era importante anche con Mourinho ma il suo modo di giocare si sposa alla perfezione con l'idea di gioco dell'attuale tecnico giallorosso. I compagni lo cercano sempre, e lui è sempre al posto giusto per avere lo spazio necessario ad impostare l'azione e cercare i compagni di maggior talento. Basta osservare la gara con l'Udinese per capire la sua importanza nello scacchiere giallorosso: 95% precisione dei passaggi, 5 palle lunghe arrivate a destinazione e tanto altro. La speranza del tecnico è di non doverne più fare a meno fino al termine della stagione perché sembra uno dei pochi insostituibili di questa squadra.
Lorenzo Scattareggia
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