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Roma, ecco Belotti: il nuovo bomber di Mourinho che usa la “cresta” per fare gol

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L'ex attaccante del Torino è atteso a Trigoria per rinforzare il reparto offensivo dei giallorossi

Redazione

Andrea Belotti e la Roma, un matrimonio che s'ha da fare. L'accordo tra il 'Gallo' e i giallorossi c'era da tempo (triennale da circa 2,8 milioni a stagione a salire), ma la mancata cessione di un attaccante ne bloccava l'affondo decisivo. Dopo il trasferimento di Felix alla Cremonese, l'ufficialità è attesa nelle prossime ore, il gm capitolino Tiago Pinto ha definito gli ultimi dettagli per l'approdo del centravanti azzurro da 170 gol in carriera alla corte di José Mourinho. Il tecnico portoghese lo aveva elogiato nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Cremonese: "Se è vero che vuole venire alla Roma, mi piace molto come atteggiamento". Il classe '93 ha tenuto duro, rifiutando le tante offerte ricevute da altri club, perchè voleva solo i giallorossi. A Trigoria, tra i vari calciatori, incontrerà due amici: Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini. L'argentino era il suo compagno d'attacco ai tempi del Palermo. Il capitano, invece, l'ha conosciuto meglio in Nazionale ed è stato determinante per il suo arrivo nella Capitale.

Le caratteristiche tecniche e l'origine della sua esultanza

Dal punto di vista tecnico, Belotti è un centravanti vecchio stampo. Ha nel suo bagaglio d'esperienza un tiro molto potente ed è bravo sui palloni alti. Il colpo di testa è una sua specialità: in carriera ha segnato 26 reti con la "cresta", 18 di queste in Serie A (2 Palermo e 16 Torino). Inoltre, il 'Gallo' è molto efficace in progressione. I tifosi del Torino l'hanno apprezzato particolarmente anche per la sua generosità, non si arrende mai e lotta fino all'ultimo minuto. Il suo piede forte è il destro, con il quale calcia i rigori. Un'altra caratteristica che Andrea ha affinato negli ultimi anni è proprio il tiro dagli undici metri. Nei club ha segnato ben 30 volte dal dischetto (1 Albinoleffe, 1 Palermo e 28 Torino).

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L'esultanza di Andrea Belotti risale alla sua infanzia. Dalla zia all'amico Juri, fino ai suoi modi di fare quando era ancora un bambino. Un insieme di fattori hanno portato l'attaccante lombardo a creare tale celebrazione, tra le più riconoscibili nella Serie A del nuovo millennio. Il centravanti, in passato, ha svelato le motivazioni: "Da piccolo inseguivo i galli nel pollaio di mia zia. E il mio amicoJuri Gallo mi ha detto di fare questa esultanza per scherzo: ho subito segnato e non ho più smesso di farla". Il classe 1993 ha iniziato ad esultare mimando con la mano la cresta di un gallo proprio dopo aver fatto una promessa all'amico Juri, che non aveva la possibilità di venire a vedere le sue partite. Ad oggi, immaginare la punta azzurra festeggiare senza alzare la cresta sembra impossibile.

Dal Palermo al Torino: la crescita del bomber

Il 2 settembre 2013 Belotti passa dall'Albinoleffe al Palermo, in Serie B. Il centravanti totalizza 64 presenze, 16 gol e 7 assist con la maglia rosanero tra Serie A e B. Succesivamente fa il salto di categoria stabile nel massimo campionato italiano. Il 17 agosto 2015, infatti, il 'Gallo' firma a titolo definitivo con il Torino, che paga alla società siciliana 7,5 milioni di euro per il suo cartellino. In Piemonte trova la sua dimensione e la casacca granata, col passare delle stagioni, diventa sempre più attaccata alla sua pelle. Tanto che il 5 marzo 2017, in occasione del match casalingo contro il suo passato, il Palermo, gli viene data per la prima volta la fascia di capitano del Toro al braccio. E l'attaccante di Calcinate segna pure una tripletta nel giro di 7 minuti. Al termine della stagione con 26 gol in 35 partite stabilisce il suo record personale di reti in Serie A, piazzandosi alle spalle di Dzeko (29 con la Roma) e Mertens (28 con il Napoli) nella classifica marcatori del campionato. Nella Serie A, tra Palermo e Torino, il centravanti azzurro ha realizzato fino ad ora 106 centri in 270 partite.

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L'ultima stagione con il Torino non è stata esaltante per il classe '93. Per colpa dei continui problemi fisici ha giocato solo 1417 minuti raccogliendo 8 reti e 1 assist in 23 presenze. La storia tra l'attaccante azzurro e i granata, però, non si può cancellare con un'annata storta. Nelle 7 stagioni in cui ha vestito la maglia del Toro, il 'Gallo' ha totalizzato 113 reti (100 in Serie A) e 28 assist in 252 presenze. Diventando l'ottavo miglior marcatore della storia granata. Non si è trovata l'intesa con il presidente Urbano Cairo per rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno 2022 e, quindi, le strade di Andrea e della società piemontese si sono separate. Adesso il presente di Belotti è a tinte giallorosse, con Mourinho che lo aspetta a braccia aperte e spera di averlo a disposizione per il big match di sabato contro la Juventus.

Riccardo Casoli