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Rizzitelli torna sullo sfogo contro Irrati: “Se la Roma mi sospende mi toglie la vita”

Poi aggiunge: "Sono cose che succedono a caldo a ogni tifoso. È la quarta/quinta volta che veniamo danneggiati"

Redazione

Le parole di Ruggero Rizzitelli nel post partita di Udinese-Roma hanno fatto il giro del web. La frase incriminata lanciata dagli studi di Roma Tv è stata: "Irrati attaccate ar ca...". Tante polemiche sono nate intorno a queste parole e l'ex attaccante giallorosso ha provato a spiegarsi ai microfoni di calciomercato.it: "Sono cose che succedono a caldo a ogni tifoso. È la quarta/quinta volta che veniamo danneggiati, abbiamo un'anima e ci sfoghiamo. Io dico quello che penso perché ho una dignità".

Alla domanda se temesse una sospensione da parte del club capitolino, invece, risponde: "Decide la società, ma se dovessero sospendermi, mi toglierebbero la vita. Finora ho avuto piena libertà d'espressione, come del resto avevo chiesto". Rizzitelli comunque non fa un passo indietro e non chiede scusa al direttore di gara: "Non ho offeso nessuno, quindi nemmeno Irrati. La mia è stata un'espressione colorita che si usa a Roma. Non ho toccato la sensibilità di Irrati".