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Ranieri chiama, in 30 mila rispondono. Il tecnico: “Dobbiamo arare il campo” e recupera Zaniolo

LaPresse

Domani contro l'Empoli saranno tantissimi gli indisponibili per il neo tecnico giallorosso che in conferenza stampa ha parlato anche di Schick: "A Oporto è entrato con una rabbia incredibile, se si sblocca farà innamorare i tifosi"

Dario Marchetti

La storia ci racconta delle cinque giornate di Milano, Claudio Ranieri ne avrà sette in più per portare la Roma in Champions League. Domani la prima con l'Empoli, nel monday night che chiude la ventisettesima di Serie A. Il neo tecnico giallorosso, però, dovrà fare i conti con sette assenze di lusso. De Rossi, Pellegrini e Manolas, infatti, viste le lesioni riportate nell'ultimo match con il Porto continuano le terapie del caso per provare a rientrare subito dopo la sosta. Fazio e Pastore, invece, si sono dedicati a lavoro individuale, mentre Under ha svolto esercizi personalizzati sul campo. Se a queste uniamo le squalifiche di Dzeko e Kolarov, le grane per il tecnico giallorosso non sono poche. Unica nota positiva della rifinitura di oggi è stata l'allenamento in gruppo di Zaniolo, abile e arruolato per la sfida con i toscani. L'undici, di conseguenza, è abbastanza obbligato con Olsen in porta e difesa composta da Florenzi, definito giocatore universale dallo stesso tecnico, Marcano, Jesus e Santon a sinistra. Nzonzi a fare da schermo alla difesa con El Shaarawy, Cristante, Zaniolo e Perotti a centrocampo. Unica punta Patrick Schick.

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RANIERI - Proprio il centravanti ceco è stato uno dei tanti argomenti toccati dal mister in conferenza stampa. "A Oporto è entrato con rabbia e volontà. Ha qualità incredibile, è fortissimo, velocissimo e tecnico. Se si sblocca, ed è vicino a riuscirci, farà innamorare i tifosi" ha detto il tecnico testaccino che ha chiamato a raccolta il tifo giallorosso per portare a casa subito un risultato importante. "Il pubblico sarà importantissimo, deve capire che questi ragazzi sono in difficoltà e vogliono sentirsi ben voluti. Da solo non ce la faccio a portarli in Champions League. Con l’aiuto del pubblico già mi sento più sicuro. Se hai il pubblico romano alle spalle che ti soffia dietro, tutto può accadere" ha continuato Ranieri che però chiede anche molto ai suoi calciatori: "Voglio vedere una squadra che ara il campo. Devono morire in campo". Dello stesso avviso saranno i tifosi che al secondo esordio con la Roma dell'ex Fulham rispondono in pochi. Domani saranno circa 30 mila sugli spalti. Lo scoramento è tanto e soprattuto verso alcuni giocatori. Uno su tutti: Florenzi. Anche del numero 24 giallorosso ha parlato Ranieri in conferenza stampa: "Alessandro si riprenda, essendo romano capisco cosa sta passando. Ogni errore che fa pesa più che ai suoi compagni. Deve tirare fuori la romanità giusta, stare petto in fuori". Inevitabile poi una domanda sul suo futuro visto il contratto fino al 30 giugno 2019: "Ora mi vedo qui con voi, domani sera in panchina, non vado oltre. Sono abituato a fare passo dopo passo. Un’altra società a queste condizioni non l’avrei presa, ma se la Roma chiama io devo rispondere". Dunque testa all'Empoli, almeno per ora.

AVVERSARI - Anche Iachini, così come Ranieri, cerca punti importanti. Obiettivo, la salvezza. Ed esclusoLa Gumina potrà contrare sugli effettivi quasi al completo. Il tecnico dei toscani, però, mette in guardia i suoi: "Un cambio di allenatore dà sempre una scossa emotiva, ne abbiamo parlato con i ragazzi. Dobbiamo fare una grande partita, la Roma ha delle defezioni ma quando si parla di grandi squadre come quelle vuol dire poco. Se manca un giocatore ne entra un altro dello stesso livello. Dovremo fare una gara di grande personalità". Iachini chiosa con una riflessione sui gol presi: "Concediamo poco, ma ne prendiamo tanti. Da un certo punto di vista vuol dire che la squadra è cresciuta, ma i numeri parlano chiaro. In certe situazioni basta un niente per vanificare tutto, basti pensare alla gara col Parma".