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Mayoral non convince più. Da Vlahovic a Belotti: si studia il dopo Dzeko

LaPresse

Lo spagnolo ha segnato 6 gol in Serie A, quasi tutti con squadre nei bassifondi della classifica. Si valuta un'alternativa già a Firenze e per il futuro occhio anche agli svincolati delle big

Francesco Balzani

Da giustiziere delle piccole a timido con le grandi. Se c’è un giocatore della Roma che meglio (o peggio) riesce a trasferire nel singolo i difetti del complessivo di Fonseca quello è Borja Mayoral. Partiamo dai numeri. Che non mentono ma - come tutte le cose nella vita - vanno interpretati per bene. Perché è vero che lo spagnolo ha messo a segno 6 gol in campionato (più 5 in Europa League) realizzando il record di marcature della sua breve carriera che conta finora 34 gol in 150 partite tra Roma, Real Madrid, Levante e Wolfsburg. Ma è altrettanto palese come queste reti siano arrivate contro Parma, Spezia, Crotone e Verona. Tre su quattro lottano per la salvezza, e due sembrano quasi spacciate. L’ultimo gol in serie A risale al 31 gennaio scorso (col Verona), poi un mese da scena muta. Da quando Fonseca gli ha affidato senza condizioni la maglia da titolare al posto di Dzeko contro Juve, Udinese, Benevento e Milan. In mezzo i due tap in negli ultimi minuti col Braga, ininfluenti ai fini della qualificazione. Ma pur sempre gol sono e quindi finiscono nelle statistiche che Borja può rivendicare a fine anno. Come diceva Churchill però “il prezzo della grandezza è la responsabilità”. E fin qui di fronte a grosse responsabilità sono arrivate grosse delusioni. Da parte sua, e non solo sia chiaro.

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Le alternative senza Dzeko

In attesa del rientro di Dzeko (che pure non brilla contro le big) Fonseca si interroga se sia il caso di insistere con Mayoral o cercare nuove soluzioni. Già col Milan negli ultimi minuti si è visto un Mkhitaryan più al centro dell’azione offensiva. L’armeno finora è stato il miglior giocatore dell’intera rosa con 11 gol segnati e 11 assist forniti. Perciò, in vista della sfida di domani sera con la Fiorentina c’è la forte tentazione di affidargli un ruolo da falso nove, come ha fatto in corsa nella partita col Milan e (soprattutto) col Genoa, venendo ricambiato con una doppietta nella ripresa (3 i gol complessivi). In corsa c’è pure El Shaarawy che sta ultimando il rodaggio dopo la lunga sosta. In una settimana pregna di eventi c’è la possibilità che possa essere anche lui l’attaccante centrale, un ruolo che ha ricoperto in diverse occasioni soprattutto a inizio carriera. Mosse in vista del ritorno di Dzeko che in qualche modo dovrà riconquistare la piena fiducia di Fonseca dopo il litigio e il ritiro della fascia da capitano del post Spezia. Il bosniaco anche col Braga ha dimostrato di poter assicurare alla Roma un ventaglio più ampio di soluzioni offensive e nelle due occasioni in cui è stato chiamato in causa dal 1’ ha siglato due gol pesanti. Nel frattempo c’è Mayoral, o il falso nove.

C'è da costruire il dopo Edin

Visti tutti i discorsi fatti finora resta quindi la perplessità di affidare la maglia numero nove del futuro a Mayoral che peraltro dovrà essere riscattato dal Real Madrid entro due stagioni. Detto che ad oggi pare probabile (ma non scontato) l’addio di Dzeko a fine stagione c’è comunque da pensare al futuro del ruolo più importante della Roma. Con o senza Fonseca. La crisi economica e l’eventuale mancata qualificazione in Champions complicherebbero i piani di ricerca che Tiago Pinto dovrà mettere in atto a breve giro di posta. In Italia i candidati sono principalmente due: Andrea Belotti e Dusan Vlahovic. Il Gallo a 27 anni deve decidere se restare una bandiera del Torino o fare finalmente il salto. Il contratto in scadenza nel 2022 permette a chi lo vuole di poter usufruire di un piccolo sconto, ma Cairo difficilmente accetterà offerte sotto i 45 milioni. Una cifra che la Roma non sembra disposta a voler spendere anche se nell’affare potrebbe rientrare qualche contropartita.

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Più alla portata l’acquisto del serbo della Fiorentina che tanto piace a Pinto, tanto che già a gennaio ci sarebbe stato un incontro conoscitivo col suo entourage. A dire il vero proprio Vlahovic era stato in lizza fino all’ultimo con Mayoral lo scorso settembre per prendere il posto di vice Dzeko nella Roma. L’attaccante a Firenze guadagna poco più di settecentomila euro a stagione e ne costa circa 30 di cartellino. E poi ha a 21 anni. Quindi un potenziale su cui investire per il futuro. All’estero, invece, i nomi che piacciono (ma costano) sono quelli di Odsonne Édouard del Celtic e di Youssef En-Nesyri del Siviglia. Occhio pure a chi esce, magari a parametro zero, dai top club. Su tutti Memphis Depay del Lione e Alexandre Lacazette (scadenza 2022), ma per sperare in certi nomi bisogna prima conquistare la Champions. Che passa, pure, dai piedi di Mayoral.