Maggio 2010, la Roma è in lotta con l’Inter per lo scudetto, la Lazio (non) gioca contro i nerazzurri. Due giorni dopo arrivano queste parole: “Invece di essere dalla nostra parte e tifare dunque per la salvezza della Lazio, la stragrande maggioranza dei 56mila spettatori ci schernivano e ci urlavano di non giocare la partita. I gol dell'Inter sono stati celebrati con un'incredibile esultanza. Non so se definire tutto ciò "odio verso la Roma". Questo atteggiamento però è andato oltre la rivalità sportiva, oltre il buon senso e l'intelligenza. Non è più una passione, ma una malattia”. Per guarire Kolarov è andato al City e poi alla Roma. E gli ha anche segnato con un piede rotto.