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Abraham, l’ultimo anno un gol ogni due tiri. E quella differenza con Dzeko…

Getty Images

Anche nel 2020-2021, la sua "peggior" stagione, quando ha inquadrato la porta difficilmente ha sbagliato. Rispetto a Edin è meno rifinitore e più uomo d'area

Redazione

Sarà una mini-rivoluzione. L'arrivo di Mourinho l'aveva preannunciato e i tifosi erano già pronti ad accogliere le novità, ma con lo switch Dzeko-Abraham la Roma cambierà pelle. Da un attaccante straordinario regista offensivo (capace comunque di segnare 119 gol in 260 presenze) si passerà ad uno invece più presente in area di rigore. Lo Special One è convinto che sia questa la qualità che mancava: uno su cui fare affidamento negli ultimi venti metri. Nella sua "peggior" stagione al Chelsea (l'ultima) ha trovato poco spazio ma è riuscito comunque a mostrare le sue caratteristiche. In Premier League è partito titolare 12 volte su 22 presenze totali giocando 1034' e segnando sei gol (l'ultimo il 26 dicembre), quando in panchina c'era ancora Frank Lampard. Nel 2021 solo scampoli (255') complice un infortunio alla caviglia ma soprattutto un amore mai sbocciato con Tuchel.

Precisione in area e killer instinct: le caratteristiche di Abraham

In Premier 31 tiri totali e sei gol, uno ogni 173'. Nei 90' ha tirato 2.76 volte, 1.12 volte di media in porta: di fatto, il 40% delle volte che calcia, inquadra la porta. Ma quello che fa più ben sperare Mourinho e i tifosi è un altro dato: il 46% dei tiri in porta è diventato un gol. Ogni due tiri in porta, una rete. E solo 4 grandi occasioni fallite. Un'accusa che veniva fatta a Dzeko era proprio quella di aver bisogno spesso di 3-4 vere occasioni da gol per trovarne uno. Da questo punto di vista Mou dovrebbe essere al sicuro. Magari non sarà così partecipe alla manovra, ma in area è uno che sa farsi trovare pronto. A rifinire ci penseranno gli altri: Pellegrini, Mkhitaryan, Zaniolo e tutta la batteria di trequartisti e centrocampisti. In attesa magari di un ultimo colpo in mezzo: quel regista che il tecnico portoghese aspetta da inizio mercato. Quello sì, sarebbe un bel regalo. Ma il più grande è già arrivato ed è in attacco.