La speranza di Spinazzola, Mourinho e di tutta la Roma è che dopo gli esami più approfonditi di oggi, l'infortunio al tendine d'Achille sia in realtà meno grave del previsto. Perché uno o due mesi di differenza farebbero tutta la differenza del mondo. Anche per il mercato, perché ora le esigenze e le necessità cambiano eccome. Tiago Pinto credeva di avere già i titolari sulle due fasce (Spinazzola e Karsdorp) ma ora dovrà inventarsene uno nuovo a sinistra che faccia rimpiangere il meno possibile l'assenza di Leo. Un giocatore pronto, quindi, che possa alternarsi con Calafiori: proprio il classe 2002 aveva richieste da Serie A, tra cui il Sassuolo e Serie B, ma adesso la sua permanenza è quasi necessaria per non dover trovare addirittura due nuovi terzini.
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Da Biraghi ad Alonso: Roma, come cambia il mercato dopo lo stop di Spinazzola
Ora Tiago Pinto e Mourinho hanno bisogno di un terzino pronto a fare il titolare. Zappacosta e lo svincolato Hysaj soluzioni low cost
Da Emerson a Gaya, nella Roma ora c'è la grana terzino
Biraghi è una soluzione low cost e praticabile, così come lo svincolato Hysaj (per entrambi l'agente è Giuffredi, lo stesso di Veretout) che però potrebbe raggiungere Sarri alla Lazio oppure Zappacosta, che ha fatto bene al Genoa ma è un obiettivo anche del'Inter. Più affascinanti le due piste Chelsea: Emerson e Marcos Alonso. Più il secondo che il primo, perché il brasiliano - che pure a Roma è stato benissimo - può tornare in Italia ma all'Inter o al Napoli, dove giocherebbe titolare. L'ex Fiorentina è un esubero tra i Blues, dove non ha giocato quasi mai quest'anno. E la Serie A la riabbraccerebbe volentieri. Negli ultimi giorni Pinto ha parlato anche con Ramadani, il procuratore suo ma anche di Kostic dell'Eintracht e i rapporti sono più che buoni. Guadagna circa 6 milioni, decisamente troppi per la Roma, ma ha solo altri due anni di contratto. Dovrebbe abbassare le pretese, magari convinto da Mourinho. Poi c'è Gayà del Valencia, che però costa tantissimo ed è sul taccuino delle big d'Europa tra cui Juve e Barcellona. Non sarà sicuramente Nuno Tavares, talento del Benfica che però è pronto a firmare per il Chelsea. Merita un capitolo a parte Florenzi: la sua versatilità è nota, ma negli ultimi anni ha giocato solo a destra e non a sinistra. Adattarlo (lui o Karsdorp, perché Reynolds non è ancora affidabile) sarebbe un'ulteriore forzatura, ecco perché un addio resta sempre l'ipotesi più probabile. Anche lui avrà modo di parlare con Mourinho. Che già chiedeva regali, e da ieri sera ne ha bisogno di uno in più.
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