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‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “Roma rinunciataria, grande amarezza per l’atteggiamento della squadra”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...

Redazione

CARLO ZAMPA:Grande amarezza per quello che è stato l’atteggiamento della squadra. A me non era dispiaciuta la scelta di De Rossi in difesa nell’11 iniziale, ma il problema rimane l’atteggiamento. La Roma ieri è stata rinunciataria, la mia delusione nasce dal fatto di non aver visto una squadra in grado di impostare il proprio gioco”.

ALESSANDRO CRISTOFORI:La formazione iniziale non mi dispiace, ancora oggi ritengo che la scelta di Spalletti non sia stata folle. Ieri è entrata in campo una squadra presuntuosa, già sicura di aver messo in tasca il risultato”.

IACOPO SAVELLI:Sistematicamente si arriva a giocare una partita importante e spesso la Roma ne esce disfatta. È una cosa che si ripete ciclicamente nel tempo. Fa male, come se qualcuno ti levasse la pelle. Ci sono circostanze in cui la Roma è capace di buttare tutto e poi stiamo tutti qui a domandarci perché. La prima spiegazione che mi sono dato è che Spalletti abbia sbagliato tutto: che senso ha mettere De Rossi al centro della difesa a 4? Neanche dopo l’espulsione è entrato Fazio ma Palmieri. Perché? La formazione di ieri per me è incomprensibile. A volte quello che dichiara Pallotta dall’altra parte del mondo credo che metta in difficoltà chi lavora qua”.

FABIO MACCHERONI:L’intervento di Pallotta di ieri è paragonabile a quelli da cartellino rosso di De Rossi e Emerson Palmieri. Può fare il proprietario ma non il presidente. Questa società ha un ego smisurato totalmente insensato”.

MASSIMO CECCHINI:Ieri si è vista una squadra immatura. Forse Spalletti ha caricato troppo questa partita, poi c’è stata la scelta sbagliata di mettere De Rossi al centro di una difesa a 4. Fazio ha dei piedi educati avendo un passato da centrocampista, forse poteva essere lui il difensore a far ripartire le azioni da dietro. Questa sconfitta è stata inaspettata ma meritatissima, contro una squadra che non è certamente superiore alla Roma. I numeri sono chiari: da Luis Enrique in poi la Roma ha raccolto risultati imbarazzanti in Europa”.

MASSIMILIANO MAGNI:Ieri sera si è persa la partita in un modo umiliante, l’ennesima brutta figura in Europa. Perché? Mi sembra evidente la mancanza di una mentalità. Chi la deve trasmettere? La società, una società che però in 5 anni non è riuscita a darsi un’identità e una struttura adeguata agli obiettivi che la stessa società ha detto di volersi dare. È un vuoto che si declina in alcuni aspetti come l’inconsistenza nel silenzio del direttore generale dopo la partita e l’inadeguatezza delle parole del direttore sportivo. Si riparte dal mercato, non dall’orgoglio dei 9 rimasti in campo come è stato detto. Poi c’è l’incompetenza nelle parole del presidente della Roma sull’arbitro”.

UGO TRANI:“Non mi riesco a spiegare la sconfitta di ieri, in questi anni sembrava si fosse costruito qualcosa e invece si torna sempre a capo. Secondo me la comunicazione sta portando in un vicolo cieco la Roma: la si critica anche quando la squadra non se lo merita. Tanti si sono risentiti per le parole di Sacchi: lui ha vinto per due volte la Champions. Non si può entrare in campo come ha fatto la Roma ieri. Dal momento in cui De Rossi gioca al posto di Fazio, il mercato della squadra giallorossa è bocciato”.

GIANLUCA LENGUA: "Spesso si cerca un colpevole al di fuori dello spogliatoio, spero che la Roma analizzi ciò che è accaduto dentro il campo. La squadra quando è sotto pressione non riesce ad essere fredda: sembra che questo limite sia presente nel DNA  della Roma. Nonostante il cambio d’allenatore e i vari innesti non mi è mai sembrato di vedere una squadra diversa da quella passata. Avevo molto timore della partita di ieri e avevo ragione. I calciatori lo sapevano che questa partiva valeva tanti milioni: dal momento in cui si passa il turno, il club ha la possibilità di condurre un mercato più importante. Loro evidentemente erano pressati dal match di ieri e lo dimostrano anche le dichiarazioni nel post partita di Strootman. Ogni volta che c’è una partita più importante delle altre, la Roma la sbaglia. Ogni volta che c’è un’occasione da sfruttare, i giallorossi sentono la paura di fallirla. Florenzi da quando ha segnato l’euro-gol al Barcellona ha alzato troppo la cresta. Un giocatore d’esperienza come De Rossi non può commettere errori come quello di ieri sera: non do torto a chi addita a Marciniak un eccesso di severità ma il gesto di De Rossi resta. La Roma dalla serata di domani esce sconfitta su tanti fronti, ora Spalletti che conosce bene l’ambiente sa ciò che potrebbe succedere".

ALESSANDRO ANGELONI:“L’arbitro non ha commesso errori sulle espulsioni di De Rossi e Palmieri: la Roma ha pagato queste due follie. Manca ancora un centrocampista ma ieri la squadra non ha perso per questo motivo. Si può giocare anche con 2 centrali non particolarmente bravi ad impostare, ma sono scelte che spettano all’allenatore. Non mi aspettavo Palmieri, non era la sua partita. Ieri la Roma ha sbagliato il primo tempo come nella gara contro l’Udinese, potrebbe esser sintomo di una preparazione approssimativa della gara e un eccesso di presunzione”.

LUCA VALDISERRI:“Spalletti non deve chiudere gli occhi, deve stare attentissimo. Non paga questo atteggiamento, si valica il confine tra la cattiveria agonistica e l’isterismo di ieri sera. Ora bisogna portare a Roma un centrocampista di qualità: deve riuscire a far mercato nonostante il mancato arrivo dei bonus per l’approdo in Champions. Nella difesa a 4 De Rossi fa fatica: il fallo di ieri sera è stato incomprensibile”.

CHIARA ZUCCHELLI:“Il mio pensiero va a Francesco Totti: lui ha contribuito tanto a portare questa Roma in Champions e non ha potuto aiutarla a passare il turno. Ora però non bisogna pensare che la stagione sia finita. Sabatini e Baldissoni ci mettono la faccia, ma la proprietà dov'è?”

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