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Spalletti chiama la svolta: “Vincere per continuare a crederci”. Basta polemiche: “Con Totti nessuna rivalità”

Il tecnico alla vigilia del big match contro il Napoli si concentra sull'obiettivo Champions. Sul contratto del Capitano passa la palla a Pallotta e poi allunga una mano a Dzeko: "E' un giocatore da Roma". Intanto la squadra si prepara ad arginare...

Valerio Valeri

Vincere per mettere in ghiaccio il terzo posto. Vincere per mettere paura al Napoli e impedirgli di giocare le ultime tre gare di questa stagione con serenità. Vincere per non avere (troppi) rimpianti quando tutto sarà finito e si tireranno le somme di un’annata iniziata bene, proseguita male e cambiata radicalmente grazie all’avvicendamento tra Garcia e Spalletti e a tre acquisti azzeccati a gennaio. Domani pomeriggio contro il Napoli c’è un solo risultato utile per gli uomini del mister di Certaldo, che si avvicinano alla sfida dopo una vittoria in rimonta sul Torino, agguantata grazie alle gesta di un immenso Capitano.

Nei 4 giorni successivi alla partita contro i granata, le celebrazioni sono state totalmente dedicate a Francesco Totti, con buona pace di Spalletti che invece ribadisce in continuazione quanto sia importante il gruppo, la squadra, l’apporto di ogni singolo. Anche oggi in conferenza stampa – insolitamente breve, come insolitamente brevi sono state le risposte del tecnico – l’ex Zenit ha risposto alle domande su Totti con chiarezza, cercando però di mettere un punto: “Del rinnovo di Francesco chiedere a Pallotta”.

“NESSUNA RIVALITA’” Totti o Spalletti? Il Capitano o il Condottiero? La leggenda con oltre vent’anni di storia nella Roma o l’ultimo allenatore ad aver fatto alzare un trofeo a questa società? Il confronto è impari, come ha detto anche Luciano: “Con i numeri che ha lui, ci mancherebbe altro che la gente si schieri con me”. Ma sull’argomento il mister non ha fornito sponde: “Non c’è alcuna rivalità, io sarò sempre al fianco di Francesco nella ricerca di un ruolo nella Roma l’anno prossimo”. In altre parole: se rinnova a me va bene, siete voi che fate casino. Ad aiutare è stato anche lo stesso numero 10, che ieri dopo aver festeggiato il battesimo della terzogenita, Isabel, ha affidato al suo sito ufficiale alcune frasi di grande importanza: “I miei gol devono unire, non dividere”. E Spalletti ha apprezzato, lui che è sempre così attento a cosa viene detto e a come ci si comporta. Ha apprezzato anche l’impegno del Capitano in allenamento.

UN NAPOLI DA TEMERE Ma domani c’è il Napoli, una squadra capace di far traballare il trono della Juventus almeno fino al gol di Zaza nei minuti finali dello scontro diretto che ha deciso le sorti della Serie A. Sarri non solo ha tutti a disposizione, ma ritrova anche Gonzalo Higuain, 30 gol fin qui per lui. Le quattro giornate inflittegli dal Giudice Sportivo per la scenata di Udine sono state ridotte a 3 ed ecco che all’Olimpico il numero 9 ci sarà, a guidare un attacco da 72 gol (uno in meno di quello giallorosso). Di reti col Napoli il “Pipita” ne ha segnate85 in tre anni, solamente due alla Roma (sempre al San Paolo ed entrambe nel 2014), ma questo non significa che Manolas&Co debbano preoccuparsi meno. L’argentino è carico di rabbia e vuole battere ogni record della Serie A. “Compatti e costanti”, la ricetta di Spalletti.

DZEKO O TRIDENTE MOBILE? Ma chi sceglierà Spalletti lì davanti? Da quando c’è lui, quasi ciclicamente si ripropone il dilemma: fiducia a Dzeko o avanti tutta con Perotti-El Shaarawy-Salah per non fornire punti di riferimento ad Albiol e Koulibaly? Le ultime prestazioni del bosniaco lasciano a desiderare – e il confronto con Totti oltre che ingeneroso nemmeno aiuta – ma Spalletti continua a spendere parole al miele per l’ex City: “E’ un grande calciatore, uno da Roma e non avrebbe bisogno del mio supporto. Forse avrei dovuto farlo giocare di più”. E chissà che non decida di proporlo ancora, per dargli l’ennesima chance di essere decisivo come solo in poche occasioni quest’anno è riuscito a essere: con la Juve all’andata, con il Carpi in trasferta, con l’Udinese al Friuli. Ora è il momento di tirare le somme e lui, come tutti, è in discussione in previsione del prossimo anno.