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Pallotta fa mea culpa: “Dovevo esonerare Garcia prima”. La Juve soffia Rincon alla Roma

Parlano i protagonisti del 2016 giallorosso. Spalletti: "La Roma adesso è anche un po' mia". Ruediger: "Totti un idolo". Strootman: "Pensavo di non giocare più"

Valerio Salviani

Il 2016 volge al termine e la Roma si guarda alle spalle per costruire il suo futuro. L'uomo dell'anno, con il suo "impatto fenomenale" per citare il dg Baldissoni, è senza dubbio Luciano Spalletti, tornato a casa per completare il lavoro iniziato diversi anni fa: vincere lo scudetto e provarci già in questa stagione. "Questa squadra ora è anche un po’ mia, ma non dimentichiamoci che è stata costruita da Walter Sabatini” ha detto il tecnico. Nel prossimo mercato per la prima volta però Sabatini non ci sarà. A guidare le operazioni sarà Massara, che non sembra essere partito però nel migliore dei modi. Se fino a questa mattina sembrava fatta per l'arrivo dal Genoa di Rincon, oggi pomeriggio si è dovuta registrare un accelerata decisiva da parte della Juventus, pronta a chiudere entro fine anno. Il nuovo ds dovrà dimostrare la sua abilità provando a resistere al nuovo assalto del Chelsea per Nainggolan, pronto a mettere sul piatto i 60 milioni guadagnati con la cessione di Oscar. La fiducia del presidente Pallotta nel suo uomo mercato per ora è salda, ma il numero 1 giallorosso non vorrà commettere lo stesso errore due volte di fila. "Avrei dovuto esonerare Garcia prima, era una decisione semplice", ha commentato amaro il presidente, quasi a rammaricarsi del tempo perso che avrebbe potuto cambiare il destino dello scorso campionato.

KEVIN IS BACK - Un altro dei protagonisti del 2016 è senza dubbio Kevin Strootman. L'olandese è tornato, dopo due anni di stop, stabilmente ad essere un protagonista nella Roma, realizzando anche il gol decisivo nell'ultimo derby. "Ho pensato che non avrei più giocato" ha dichiarato il centrocampista, che con il suo recupero ha impressionato anche gli addetti ai lavori. Darcy Norman, preparatore giallorosso che l'ha seguito da vicino in tutto il periodo di riabilitazione ha spiegato il suo segreto: "Merito della sua forza mentale, Kevin è un caso unico". Non è facile ricominciare da zero per due volte, allenarsi con i ragazzi della Primavera aspettando il tuo momento. "E' una persona umile, ha impressionato i miei calciatori"ha raccontato Alberto De Rossi, che lo ha avuto anche a disposizione per un'amichevole durante la scorsa stagione.

TOTTI L'IMMORTALE - "Può giocare fin quando vuole" ha detto l'ad Gandini parlando di Totti, a margine dei Globe Soccer Awards a Dubai, dov'era presente anche Salah, premiato come miglior giocatore africano dell'anno. Gli infortuni e i problemi dell'ultimo periodo l'hanno tenuto lontano dal campo, ma il numero 10 è sempre fondamentale per la sua squadra. "Il suo rinnovo non è stato un premio" ha spiegato infatti Pallotta, sottolineando l'importanza di Francesco nel gruppo. A testimoniarlo c'è anche Ruediger: "E' un esempio ed un idolo per tutti noi, un onore giocare con lui". Nel frattempo Totti ha fatto recapitare la sua numero 10 ad uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, Maradona, confermando il bel rapporto che da sempre intercorre tra i due. Il Pibe de oro ha ringraziato il capitano della Roma: "Grazie Francesco, sei un grande".

STADIO - La situazione di quello che sarà il nuovo impianto della Roma non è ancora chiara. Gandini ha ribadito che sarà inaugurato nel 2021, ma l'amministrazione comunale non ha ancora trovato un accordo definitivo con i proponenti, soprattutto sul destino delle torri. L'assessore all’Urbanistica della giunta Raggi, Berdini, sempre in prima fila nei discorsi sul progetto, ha dichiarato di conoscere bene il destino di un mancato accordo: "Siamo perfettamente consapevoli che rischiamo una causa con la società sportiva”Nel frattempo l'Olimpico è sempre più terra desolata. Registrato un crollo degli spettatori del 17.8%.