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Roma, riecco Strootman: con lui in campo un gol segnato ogni 53′ ed uno subito ogni 124′

2622' in giallorosso per il centrocampista olandese, che è andato sei volte in gol fornendo sette assist vincenti

Alessio Nardo

Un deja vu bello e buono, ma stavolta con prospettive realmente diverse. Domenica 21 febbraio 2016 come domenica 9 novembre 2014. Quindici mesi dopo, le stesse scene. L'emozione della panchina, della partita rivissuta da vicino. Poi il rientro, gli applausi, gli ultimi minuti in campo a dispensar consigli e indicazioni ai compagni. E' tornato Kevin Strootman, per la seconda volta. Ed ora non vuol più uscire dalla sua Roma.

Quasi due anni di calvario. Una, due, tre operazioni. Un infortunio al ginocchio che altri giocatori hanno risolto in breve tempo, in pochi mesi. E che Kevin si è invece portato dietro per un periodo interminabile. Scelte sbagliate, operazioni chirurgiche imperfette, tempo buttato. Ma quando la consapevolezza ti porta a pensare che il peggio sia alle spalle, tutto diventa più bello. 26 anni compiuti da una decina di giorni, un'intera vita calcistica davanti per recuperare le settimane, i mesi, gli anni perduti. Strootman è ripartito ed ha le idee chiare. Lo si è visto subito domenica sera. Già in buona forma, concentrato e determinato come ai tempi d'oro. La brillantezza, ovvio, ancora manca. Ma arriverà, tornerà. E restituirà alla Roma uno dei centrocampisti più forti d'Europa.

Quel colosso della mediana dal carisma debordante, tra i tanti segreti della prima meravigliosa Roma di Garcia. Un sogno esaurito troppo in fretta, una squadra quasi perfetta flagellata (nella miglior tradizione giallorossa) da sfortune e circostanze infelici. Interno sinistro nel 4-3-3, accanto a Pjanic e De Rossi. Un terzetto ideale, avente tutto: forza fisica, esperienza, qualità. Con altri leader dietro (De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan) e frecce impazzite davanti (Florenzi e Gervinho), ispirate dalla magia calcistica di Totti. Che bella Roma, già. Spalletti sta provando a ricostruirla e il fattore Strootman, in tal senso, può incidere tantissimo. Lo dicono i numeri di questi seppur tormentati due anni e mezzo. Con i 12 minuti disputati domenica, Kevin è salito a quota 2622' in giallorosso. Sono 37 le presenze: 29 maturate nella prima stagione, 7 lo scorso anno e l'ultima pochi giorni fa.

Con lui in campo la Roma ha subito solo 21 gol (uno ogni 124 minuti), segnandone invece 49 (uno ogni 53', quasi due a partita). Del resto parliamo di un uomo squadra, un centrocampista talmente completo da risultare determinante nel doppio ruolo di mediano di rottura e di qualità. Strootman nasce sì con caratteristiche d'interdizione (fisico imponente, abilità nel leggere le traiettorie di passaggio e recuperar palloni), ma ha nei piedi e nella testa un calcio che gli consente di essere anche costruttore di gioco, suggeritore e finalizzatore. Non a caso ha già segnato sei reti in maglia giallorossa (due su rigore), fornendo sette assist-gol ai compagni. L'ultimo 13 mesi fa, nel derby che lui stesso, assieme a Totti, risollevò per miracolo consentendo alla Roma di portare a casa un punto prezioso. Due settimane prima di fermarsi di nuovo, a Firenze. Ricordi orribili. Ora l'incubo è davvero finito.

Numeri 2013-2014

Presenze: 29

Minuti disputati: 2283'

Gol segnati: 6

Assist-gol: 6

Gol segnati dalla Roma: 45

Gol subiti dalla Roma: 16

Numeri 2014-2015

Presenze: 7

Minuti disputati: 327'

Gol segnati: 0

Assist-gol: 1

Gol segnati dalla Roma: 4

Gol subiti dalla Roma: 5

Numeri 2015-2016

Presenze: 1

Minuti disputati: 12'

Gol segnati: 0

Assist-gol: 0

Gol segnati dalla Roma: 0

Gol subiti dalla Roma: 0

Totale

Presenze: 37

Minuti disputati: 2622'

Gol segnati: 6

Assist-gol: 7

Gol segnati dalla Roma: 49

Gol subiti dalla Roma: 21