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Psicosi Roma: 12 rimonte parziali o totali subite in stagione

I primi sintomi un girone fa, il 30 agosto contro la Juve, quando i giallorossi nel finale rischiarono di passare dal 2-0 al 2-2 in 11 contro 10

Alessio Nardo

"Non ci sono alibi, la squadra fisicamente sta bene". Parole (e musica?) di Luciano Spalletti, che al suo arrivo a Trigoria ha subito voluto mettere le cose in chiaro. Non c'è problema fisico. Non esiste. Quindi? Diventa difficile spiegare i motivi che portano la Roma a buttarsi via in continuazione. Spesso, quasi sempre. Con insistenza. Come se noi, dall'alto, fossimo costretti ad assistere ad una malinconica replica. Ogni volta.

Sono ventisette le partite giocate fin qui in stagione. Venti di campionato, sei di Champions, una di Coppa Italia. In tutto sono ben dodici le rimonte subite, tra parziali e totali. Ergo, nel 44% delle occasioni, la Roma è calata vistosamente nell'ultima parte di match. Nelle ultime tre gare i giallorossi hanno sempre peggiorato nel secondo tempo il risultato maturato nel primo. Un miglioramento nei secondi 45' non si verifica dalla sfida di Bologna del 21 novembre (parziale di 1-0 per i rossoblù nella prima frazione e di 2-1 per la Roma nella seconda). La psicosi da rimonta e da sofferenza finale è una costante di questa annata. Tutto partì un girone fa: 30 agosto 2015, Roma-Juve. Quel Roma-Juve, che ci spalancò le porte dell'ennesima illusione. Due a zero all'80', bianconeri in dieci per l'espulsione di Evra. Poi, gol di Dybala e 2-2 sfiorato da Bonucci (ancora grazie, Szczesny). Un campanello d'allarme chiarissimo. Fin troppo sottovalutato.

A Palermo, circa un mese dopo (4 ottobre), storia simile. 3-0 rotondo e netto nel primo tempo, rischio infarto nella ripresa con i gol rosanero di Gilardino e Gonzalez. Ci pensò Gervinho, col 4-2, a tranquillizzarci. Persino con Empoli, Fiorentina e Udinese è accaduto lo stesso. Partite in gran parte dominate e gestite, sino al calo finale (di nervi o di muscoli?). Con troppi rischi presi e gol regalati. Ci sono poi le rimonte totali. Quelle completate dagli avversari. La Roma è riuscita due volte a far recuperare due reti al Bayer Leverkusen (sia in Germania che all'Olimpico) nel giro di una misera manciata di minuti. Ha buttato punti d'oro a Bologna e Torino (rigori concessi in extremis e vittorie gettate alle ortiche), sprecando un doppio vantaggio al Bentegodi contro il Chievo. Da 2-0 a 2-2, con chicca finale: da 3-2 a 3-3. Infine, Milan e Verona. Primi tempi ben giocati e chiusi in vantaggio, riprese da censura con gol al passivo e brividi. Milan e Verona, appunto. Due squadre in profonda crisi. Evidentemente non quanto questa Roma.

Le rimonte parziali subite

30/08/2015, Roma-Juventus 2-1

04/10/2015, Palermo-Roma 2-4

17/10/2015, Roma-Empoli 3-1

25/10/2015, Fiorentina-Roma 1-2

28/10/2015, Roma-Udinese 3-1

Le rimonte totali subite

20/10/2015, Bayer Leverkusen-Roma 4-4

04/11/2015, Roma-Bayer Leverkusen 3-2

21/11/2015, Bologna-Roma 2-2

05/12/2015, Torino-Roma 1-1

06/01/2016, Chievo-Roma 3-3

09/01/2016, Roma-Milan 1-1

17/01/2015, Roma-Verona 1-1