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Prima le lacrime, poi l’affetto della famiglia: la prima giornata di Wijnaldum dopo l’infortunio

Prima le lacrime, poi l’affetto della famiglia: la prima giornata di Wijnaldum dopo l’infortunio - immagine 1
L'olandese verrà salutato questa sera dallo speaker e dagli oltre 60mila tifosi presenti sugli spalti

Francesco Iucca

Georginio Wijnaldum non se l’aspettava di certo così la vigilia di Roma-Cremonese, sdraiato su un letto di una clinica. Non ci sarà un’altra standing ovation per il suo ingresso in campo, ma verrà salutato dallo speaker e dagli oltre 60mila presenti sugli spalti. L’olandese, dopo la rottura della tibia destra, ieri è arrivato a Villa Stuart per i primi controlli, poi in tarda nottata è tornato in clinica e questa mattina gli è stata ingessata la gamba.

Chi lo ha visto racconta di un Wijnaldum visibilmente provato, quasi in lacrime. Da lì Gini non è ancora uscito. È un momento difficile, forse il più complicato della sua carriera dopo tante vittorie. Per questo la sua famiglia non gli ha fatto mancare l’appoggio. Sia ieri che oggi sono andati a trovarlo alla spicciolata i parenti, tra cui ovviamente anche la moglie e i figli. Gli sono stati sempre accanto, anche oggi sono rimasti con lui tutta la mattina, prima di lasciare la clinica all’ora di pranzo.

I prossimi passi

Wijnaldum in queste ore si trova in stanza, è molto triste. Nel frattempo il dottor Manara - medico sociale della Roma - si tiene in contatto con i suoi colleghi di Villa Stuart, il professor Mariani e il dottor Georg Ahlbäumer della Klinik Gut di St. Moritz. Il medico di fiducia di Dan Friedkin presto lo visiterà nella Capitale. L’olandese aspetta di capire i prossimi passi, le tempistiche, pensa già al ritorno in campo che, però, non potrà avvenire prima di qualche mese.

Il Mondiale è un obiettivo, forse più una speranza. Di certo in questo momento non è solo, oltre alla famiglia accanto a lui ci sono i compagni della Roma, il mister Mourinho che gli ha già dedicato un post su Instagram con una maglia speciale, il Psg - proprietario del cartellino - e i compagni di nazionale. Per Wijnaldum e la sua famiglia è stata una vera e propria mazzata, il clima è pesante. Gini dovrà riprendersi anche a livello psicologico, ma è un campione. E campioni si diventa anche grazie agli ostacoli da superare.