Alla vigilia di Roma-Inter, Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile. Il tecnico dell'Inter ritroverà come avversario Luciano Spalletti. La partita di domani è un po' un ritorno al passato, a distanza di otto anni i due tecnici si ritrovano a dover lottare per il terzo posto. Al momento, la Roma è cinque punti sopra, ma l'Inter sembra aver superato il periodo di crisi ed è pronta a lottare. Sarà una partita particolare, con l'allenatore nerazzurro che più volte è stato accostato ai giallorossi, ma che in realtà aspettava solo l'Inter, proprio come Spalletti aspettava solo la Roma.
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Mancini: “Oggi valuteremo se convocare Icardi. Partita importante, può accadere di tutto”
"La Roma è partita per vincere lo scudetto. Dopo essere rimasta indietro ora ha recuperato. Hanno grandi valori ma in una partita può accadere di tutto"
Come sta Icardi?
"Adesso valutiamo stamani come sta. Poi prenderemo una decisione. Parlerò con lui per decidere".
Quanto è importante la gara?
"I giocatori sanno che è una partita importante. Non so se possa essere decisiva ma penso che il campionato sia aperto a tutte le soluzioni. Sarebbe importante vincere. La Roma è partita per vincere lo scudetto. Dopo essere rimasta indietro ora ha recuperato. Hanno grandi valori ma in una partita può accadere di tutto".
Come stanno Kondogbia e Brozovic?
"Kondogbia sta bene e penso che sarà convocato. Poi valuteremo se farlo partire o no. Brozovic ha un po' male alla testa ma penso che stia abbastanza bene".
Eder è il vice-Icardi?
"Da quando è arrivato ha sempre giocato bene. E' un giocatore che sa come ci si muova. L'unica sfortuna è che non ha segnato ma non ho mai capito le critiche. Lo abbiamo preso per fare dei gol ma questo è il calcio. La cosa importante è che gioca sempre bene e magari inizierà a segnare da domani".
Cosa è mancato per rimanere in alto?
"L'unico rammarico è che per come siamo andati nel girone d'andata è aver perso tanti punti all'inizio del girone di ritorno. La posizione è quella che volevamo, soprattutto con una vittoria domani. Sapevamo dall'inizio che c'erano altre squadre più attrezzate di noi".
Ha trovato la squadra-tipo?
"Si dice solo quando si vince. Questa valutazione cambia quando vinci. Non abbiamo cambiato così tanto da dire questo".
Un pareggio potrebbe andar bene lo stesso?
"Penso che quando due squadre scendono in campo lo fanno per vincere, poi alla fine vedremo se sarà un buon risultato per noi o no".
Iniziare la prossima stagione con il contratto in scadenza sarebbe un problema?
"Non è un problema per me iniziare la stagione con il contratto in scadenza".
Quale partita ricorda con maggior piacere di quelle giocate contro la Roma? Cosa chiede di più a Perisic?
"Sono sempre state belle partite in quel triennio perché eravamo le migliori squadre in A. Sono stati momenti importanti perché l'Inter ha vinto tanto. Domani ci ritroviamo di nuovo con due squadre in ottima forma e spero che domani sia una bella partita con un risultato positivo. Perisic? Doveva conoscere il nostro campionato. E' normale avere difficoltà all'inizio nel campionato italiano. Può migliorare ancora perché è ancora giovane e può fare molto bene. Quello che gli chiedevamo era aiutare la squadra e segnare e quindi sta facendo tutto quello che gli chiedevamo di fare".
Cosa pensa della situazione di Totti?
"Non credo che abbia bisogno dei miei consigli. Io a 40 anni facevo già l'allenatore. Non saprei perché si esprimono in tanti ma non conosco quello che vuole lui e quello che vuole la Roma".
Sarà importante avere lo stesso numero di centrocampisti della Roma?
"Saremo undici in campo, come loro. Anche se uno non ha lo stesso numero di centrocampisti può trovare una soluzione. Non credo che avremo difficoltà nel conteggio di giocatori. Ci sono soluzioni tattiche che potranno permetterci di non essere in difficoltà".
Come ha visto Ljajic in questi giorni?
"Abbiamo detto tanto di lui. O farà una grande partita o farà una partita di m..., quando arriva da ex uno cerca sempre di fare una grande partita e spero che sarà così".
Chi vedrebbe bene sulla panchina della Nazionale?
"Dovete chiedere a Tavecchio".
Cosa pensa della stagione di Dzeko?
"Vale lo stesso discorso di Perisic. Arrivano da campionati con marcature più blande e con la tattica diversa. Hanno bisogno di tempo. Ha fatto delle cose buone e credo che a Roma possa fare benissimo".
Biabiany potrebbe essere una soluzione per domani?
"Durante la partita potrebbe entrare per cambiare la partita. Stiamo valutando".
Cosa succederebbe in caso di sconfitta?
"Con una sconfitta diventerebbe più difficile ma 24 punti sarebbero comunque tanti. Si sono persi o vinti i campionati tante volte. Quando ci sono partite e scontri diretti significa che tutto rimane comunque aperto. Vincere sarebbe importante perché sarebbe una corsa a tre fino alla fine".
Cosa pensa del lavoro di Spalletti?
"La Roma è partita per vincere il campionato ed è sempre stata una squadra forte. A gennaio hanno preso due giocatori che hanno dato qualcosa in più. I valori alla lunga vengono fuori. Spalletti conosce l'ambiente e quando c'è un cambio qualcosa succede. Ha portato un valore aggiunto, però Garcia aveva fatto benissimo anche prima. Ha portato la squadra due volte al secondo posto e quindi non credo che sia meno bravo. Il vantaggio di Spalletti è che conosceva già l'ambiente".
Cosa pensa del ranking e della Superlega?
"E' un momento un po' così. le squadre italiane sono andate fuori come altri anni abbiamo dominato. Ci vorrà qualche anno per riprendere il quarto posto in Champions. Della super lega non so niente ed è un discorso difficile da fare. C'è già la Champions che è importante e ha una storia alle spalle".
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