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Il futuro di Romelu non è giallorosso ma adesso vuole la dolce rivincita

Il futuro di Romelu non è giallorosso ma adesso vuole la dolce rivincita - immagine 1
Per il belga quella di stasera contro l'Inter non potrà mai essere una partita come le altre, non fosse altro per il suo passato e anche per tutto quello che è successo nella sfida di andata
Redazione

Un pizzico di emozione addosso ce l’avrà, mista però anche ad un bel po’ di voglia di rivincita, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Del resto, quella contro l’Inter per Romelu Lukaku non potrà mai essere una partita come le altre, non fosse altro per il suo passato e anche per tutto quello che è successo nella sfida di andata, a San Siro, con la contestazione dei tifosi nerazzurri e quei fischietti (nonostante il divieto) che lo hanno accompagnato quasi ad ogni tocco del pallone. E allora Big Rom oggi cercherà di prendersi una dolce rivincita, anche perché – probabilmente – di altre occasioni per farlo non ce ne saranno molte. O, comunque, non saranno così scontate e facili da agguantare.

La situazione di Lukaku per il futuro è risaputa, chi vuole averlo con sé la prossima estate dovrà sborsare ben 37 milioni di sterline (al cambio 43 milioni di euro). È questo l’accordo che il centravanti belga ha chiuso con il club proprietario del suo cartellino, il Chelsea, alla fine dello scorso mese di agosto, quando per mandarlo via in prestito per il secondo anno consecutivo i Blues hanno preteso la 'garanzia' che fosse l’ultima volta. Del resto, nel 2022 il Chelsea ha sborsato ben 115 milioni di euro per riportarlo a Londra da Milano e quei 43 milioni sono la cifra necessaria per evitare almeno una minusvalenza a bilancio. Comprare Lukaku, però, è un’operazione ovviamente molto più cara, che gira quasi intorno agli 80 milioni di euro. Considerando che il 13 maggio Big Rom compirà 31 anni e che potenzialmente chi lo prende dovrà garantirgli almeno un triennale a 7-8 milioni di euro a stagione, i conti sono presto fatti, visto che dal prossimo contratto non ci sarà più la possibilità di potersi avvalere dei benefici del Decreto crescita.

Insomma, tenere Romelu sarebbe un’operazione onerosissima, che la Roma potrebbe permettersi – eventualmente – solo in una circostanza, se dovesse qualificarsi per la prossima edizione della Champions League. Ammesso e non concesso che poi i Friedkin vogliano comunque farla come operazione, considerando gli elevati costi e il fatto che tra un mese tornerà a disposizione anche Tammy Abraham, altro asset tecnico ed economico del club. Ma soprattutto un altro centravanti, su cui poter anche tornare a puntare per la prossima stagione.

E allora per Lukaku quella di oggi potrebbe anche essere l’ultima sfida all’Inter o giù di lì. Ieri De Rossi si è detto sicuro sul fatto che Romelu possa essere uno dei protagonisti della sfida di stasera: "A me basterebbe che facesse la stessa partita che ha fatto con il Cagliari, dove ha giocato per la squadra, ha fatto partire le azioni più importanti e ha tirato in porta 6-7 volte. E se lui tira così tanto nel corso di una partita farà anche tantissimi gol". A Roma è fermo a 2 su 9 (a Fiorentina e Napoli), è arrivata l’ora di fare il tris. Poi per tutto il resto si vedrà a giugno. O giù di lì.

 

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