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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Venerdì una bruttissima Roma. L’assenza di Diawara sta pesando”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Tele Radio Stereo – 92,7): "Quella di venerdì scorso è stata una non squadra. Una bruttissima Roma. Con la sua assenza che sta pesando dobbiamo dire che Diawara era una pedina fondamentale. Cristante ha cercato di tenere i reparti compatti, ma la squadra era completamente spaccata in due. Lo schieramento di Fonseca è stato sbagliato e non ha fatto nulla per cercare di rimediare".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): "La Roma di venerdì non è una squadra di calcio, ma un insieme di individui che sembravano esser capitati per caso all'Olimpico, per disputare un match di calcio professionistico. Le responsabilità del crollo strutturale, dell'ennesima autodistruzione ingiustificata e inconcepibile, è di tutti. Non contribuirò all'individuazione del solito, univoco, capro espiatorio, che sia l'allenatore o il ds, perché si offrirebbe l'ennesimo alibi ai giocatori, alcuni con dei limiti tecnici oggettivi, altri evidentemente arrivati al capolinea. Il problema non è fuori, non è sui social, non è nelle radio, ma all'interno di Trigoria. La Roma tra novembre e dicembre viaggiava a ritmi Scudetto, con la stessa media punti di Juventus e Inter. Da inizio anno è tornata la presunzione, è subentrata l'idea che si potesse vincere col minimo sindacale, si è smesso di lottare col coltello tra i denti e si è creduto di aver raggiunto un certo livello. Uno stato emotivo sintomo di mediocrità generale, di cui i responsabili a tutti i livelli albergano esclusivamente dentro Trigoria. Vedo sinistre analogie con la seconda parte della stagione che coincise con il precedente passaggio societario: individualismo generalizzato, cura dei propri orticelli, corsa alla riconferma individuale".

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): "La Roma è una formidabile, straordinaria squadra di metà classifica, non difficilmente migliorabile come espresso maldestramente dai nostri presuntuosi dirigenti. A casa tutti i somari spocchiosi e mediocri! Mi riferisco alla dirigenza, allo staff tecnico, ai giocatori. Se non sei da Roma vai altrove, se sei da Roma rimani qui! Non si faccia più sconti a nessuno. Kolarov? Un personaggio odioso, che si è permesso per l'ennesima volta di mancare di rispetto ai tifosi. Spero venga messo fuori rosa il prima possibile, ma non accadrà. Nel villaggio vacanze 'Trigortour' non esistono ritiri, bensì giorni di riposo dopo l'ennesima figura di melma e la responsabilità è anche di Fonseca. Petrachi? Non è il più grande ds della storia e ha commesso degli errori, ma mi sembra che sia stato individuato come ennesimo capro espiatorio dai media amici, sobillati dai soliti personaggi che scaricano la responsabilità su alcune componenti per salvaguardare la propria immagine. Meno social media, più calcio! Solamente a Roma, calcisticamente parlando, si va al mare a febbraio: è una vergogna inaudita!".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Quello che ha fatto la Roma nelle ultime partite è allucinante. Vi confesso una cosa, quest'estate c'era la voglia di prendere un attaccante esterno che poteva fare tanti gol dopo la partenza di El Shaarawy, un giocatore da doppia cifra. E' arrivato Mkhitaryan che poteva avere certe caratteristiche ma poi si è infortunato. A Trigoria ne sono coscienti, alla Roma manca un attaccante esterno, manca Salah per farci capire. Fonseca in 23 partite ha fatto 39 punti, ha la media da esonero. Mi sta deludendo molto, prima di Natale l'avevo eletto come tra i migliori allenatori della Roma. Mi ha deluso anche per quello che ha detto. Ci sta che hai avuto tanti infortuni, ma alcune partire non puoi giocarle così. C'è qualcosa che non va. Mi sembra esagerato dire che la Roma ha tutto per essere una grande squadra, non c'è un giocatore che salta l'uomo. Il momento negativo è legato forse anche agli infortuni di due giocatori importanti come Diawara e Zaniolo".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Fonseca ha fatto degli errori pazzeschi, contro il Sassuolo Caputo e Boga hanno fatto quello che volevano. Per esempio poteva giocare Mancini a centrocampo, era una mossa banale. Invece la squadra era tutta slabbrata, non aveva né capo né coda. Tocca parlare anche degli errori di Fonseca, quello che ha fatto in queste ultime due partite è incredibile. Contro il Bologna anche Palacio faceva quello che voleva. Non vedo nessuna scelta impopolare, non puoi levare Smalling o Dzeko. In questo momento sono intoccabili. Per esempio Kolarov è stato già un po' sostituito. Mi aspetto che Fonseca faccia delle scelte legate al momento della Roma, è inutile che affronti gli altri a petto in fuori, bisogna leggere le partite. Non serve giocare sempre con lo spartito fisso, bisogna adattarsi. Dopo l'intervista di Dzeko sono rientrati tutti i senatori, sarà casuale però fa riflettere. Kluivert o Spinazzola per esempio ci sono ma non giocano".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Contro il Bologna mi hanno deluso tutti, soprattutto Dzeko. La sua partita è iniziata al 90' con quel tiro. Ti dovrebbe tirare fuori dalle complicazioni. Non capisco perché Spinazzola sia rimasto fuori, il Bologna entrava da tutte le parti. Dobbiamo dire le cose come stanno. Servono le linee strette soprattutto a Bergamo".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La partita con la Lazio doveva essere un punto per ripartire. Adesso c'è l'Atalanta e avversario peggiore in questo momento non c'è. Anche se volendo si potrebbe ripartire proprio da Bergamo, il calcio a volte ti dà queste opportunità. La partita contro il Bologna va analizzata bene, a volte serve trovare delle soluzioni. Kluivert non mi dà mai la continuità, non fa mai un gol decisivo. Under e Kluivert almeno sulla carta hanno le caratteristiche per saltare uomo. Purtroppo ti ritrovi a gestire questi momenti di difficoltà. A livello fisico contro l'Atalanta è difficile. Ilicic lo devi marcare stretto, altrimenti è troppo pericoloso".

Max Leggeri (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La Roma è una formidabile, straordinaria squadra di metà classifica, non difficilmente migliorabile come espresso maldestramente dai nostri presuntuosi dirigenti. A casa tutti i somari spocchiosi e mediocri! Mi riferisco alla dirigenza, allo staff tecnico, ai giocatori. Se non sei da Roma vai altrove, se sei da Roma rimani qui! Non si facciano più sconti a nessuno. Kolarov? Un personaggio odioso, che si è permesso per l'ennesima volta di mancare di rispetto ai tifosi. Spero venga messo fuori rosa il prima possibile, ma non accadrà. Nel villaggio vacanze 'Trigortour' non esistono ritiri, bensì giorni di riposo dopo l'ennesima figura di melma e la responsabilità è anche di Fonseca. Petrachi? Non è il più grande ds della storia e ha commesso degli errori, ma mi sembra che sia stato individuato come ennesimo capro espiatorio dai media amici, sobillati dai soliti personaggi che scaricano la responsabilità su alcune componenti per salvaguardare la propria immagine. Meno social media, più calcio! Solamente a Roma, calcisticamente parlando, si va al mare a febbraio: è una vergogna inaudita!".

Checco Oddo Casano (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La Roma di venerdì non è una squadra di calcio, ma un insieme di individui che sembravano esser capitati per caso all'Olimpico, per disputare un match di calcio professionistico. Le responsabilità del crollo strutturale, dell'ennesima autodistruzione ingiustificata e inconcepibile, è di tutti. Non contribuirò all'individuazione del solito, univoco, capro espiatorio, che sia l'allenatore o il ds, perché si offrirebbe l'ennesimo alibi ai giocatori, alcuni con dei limiti tecnici oggettivi, altri evidentemente arrivati al capolinea. Il problema non è fuori, non è sui social, non è nelle radio, ma all'interno di Trigoria. La Roma tra novembre e dicembre viaggiava a ritmi Scudetto, con la stessa media punti di Juventus e Inter. Da inizio anno è tornata la presunzione, è subentrata l'idea che si potesse vincere col minimo sindacale, si è smesso di lottare col coltello tra i denti e si è creduto di aver raggiunto un certo livello. Uno stato emotivo sintomo di mediocrità generale, di cui i responsabili a tutti i livelli albergano esclusivamente dentro Trigoria. Vedo sinistre analogie con la seconda parte della stagione che coincise con il precedente passaggio societario: individualismo generalizzato, cura dei propri orticelli, corsa alla riconferma individuale...".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport, Te la do io Tokyo - 101,500): "Oggi a dare una spiegazione non sono né Pallotta, né Fonseca e né Petrachi, oggi parla il responsabile dei social della Roma, io non so che dire. Peraltro dicendo delle cose folli, tipo che il progetto è partito solo sei mesi fa; bene a questo punto gli replico che con un progetto messo su in due mesi da Conte l’Inter è in testa alla classifica. Vale tutto così, che significa. Il mercato furbo di Petrachi? È furbo prendere Eriksen a dieci milioni meno di Pau Lopez, non quello che ha fatto la Roma. Non è furbo prendere un giocatore rotto come Spinazzola a 29 milioni di euro, non è furbo prendere Smalling in prestito senza mettere una cifra già pattuita come diritto di riscatto. A Roma tutti hanno ricevuto valutazioni o ingaggi folli. Io mi sono soffermato su Pau Lopez perché è l’esempio più lampante: un giocatore che l’anno prima era costato zero e che non aveva fatto tutta questa stagione storica. Ma ce ne sono altri. Ibanez, ad esempio. Ma perché devi pagare Ibanez dieci milioni? Su quale base mi chiedo io".

Antonio Felici (Centro Suono Sport, Te la do io Tokyo - 101,500): "Il progetto della Roma non c’è. Qua i progetti sono annuali, è un tirare a campare continuo. Petrachi è l’ultimo esempio di quello che c’è a Trigoria da 10 anni: la presunzione. A Trigoria si respira questa aria di presunzione immotivata tra l’altro. Sono sempre più furbi e più svegli degli altri, poi però la realtà dice il contrario. Contro l’Atalanta bisogna cambiare qualcosa. Sarei favorevole ad un Mancini a centrocampo, lì mi convince di più rispetto a dietro. Il 4-1-4-1 è un’idea che ci può stare. Io ho molta poca fiducia nei confronti della Roma in questo momento, confido solo ed unicamente in una brutta prestazione dell’Atalanta".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Non ho più aspettative per il raggiungimento del quarto posto. Consiglio di rinunciare anche ai tifosi. Mi auguro che venga smentito, ma è dura. La colpa è sempre degli altri, perché mai dei giocatori? Così sono in una botte di ferro. La Lazio è la miglior squadra del campionato, non hanno pressioni e sono fortunati con gli arbitri. Perché non dovrebbero vincere lo scudetto? Sarebbe la chiusura perfetta per la gestione di Pallotta. Ogni cosa sembra che sia colpa sua, non è possibile". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "In pochi giorni la Roma ha disciolto l'idea che ci eravamo fatti. Ora ha l'occasione di rifarsi a Bergamo. Una squadra che prende 7 gol in due partite difficilmente però si rilancia. L'allenatore deve cambiare modo di giocare e qualche giocatore, deve fare qualcosa di eclatante. Si potrebbe usare il 4-1-4-1".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Santon è improponibile, Under gioca una partita sì e 18 no: va tolto definitivamente, non può giocare. Mentre Perez quando è entrato mi è sembrato buono, gli diano fiducia. Dall’altra parte Spinazzola ti dà più sicurezza, bisogna avere il coraggio di farlo giocare al posto di Kolarov". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dzeko è negativo, non riesce a tenere i passaggi. Se è lui il leader non arriverà al quarto posto. La Roma segna pochissimo rispetto a quello che produce e ora prende anche tanti gol. Continuiamo a dire che Dzeko è un campione, segnano più Lapadula e Caputo".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Fonseca dovrà prendere provvedimenti, magari cambiare sistema di gioco per dare più fiducia. Ora è venuta meno, vanno fatte delle scelte per riprendere la strada, anche se non è facile. La Roma è in crisi, i numeri sono sotto gli occhi di tutti: il derby aveva illuso. Contro l’Atalanta è una partita difficilissima”.

Ilario Di Giovambatista (Radio Radio Mattino - 104,5): "I romanisti non devono gufare contro la Lazio, perché stare lassù in classifica e dar fastidio per la lotta allo scudetto, è un bene per la città. Tutti a Roma devono sentirsi orgogliosi. Lo so che in questo caso sono una voce fuori dal coro, ma io la penso così. La Roma, con i due pareggi nei derby, ha tolto alla Lazio i punti giusti per stare in testa alla classifica. La settimana scorsa ho parlato di clausole per l’acquirente, magari c’entra anche il mancato accesso alla Champions. Ora l’attuale dirigenza ha perso appeal e autorevolezza. Mi pare un po’ confuso anche Fonseca che invece aveva sempre idee molto chiare”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha perso due partite contro squadre normali, anche se giocano bene. Il derby ha buttato fumo negli occhi ma ora è scomparso. È tutta un’altra Roma, troppo brutta per essere vera”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo - 92,7): "Se sento che lo spogliatoio è contro Fonseca e sento di un ipotetico ritorno di Spalletti cado dalla sedia. Se cambiamo modulo e Fonseca mette la difesa a tre mi preoccupa, l'ultima volta che l'abbiamo utilizzata era all'andata proprio contro l'Atalanta.  Se il problema è che nella Roma ci sono giocatori impresentabili, come si fa a vincere a Bergamo? Se fosse davvero così, allora Fonseca sta facendo un miracolo".